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Aggressioni ai sanitari a Palermo, Cisl: “Fermare bollettino di guerra”

Sembrano ormai episodi di un bollettino di guerra le notizie che provengono dagli ospedali siciliani

Danneggiamenti al pronto soccorso dell’ospedale Cervello di Palermo, minacce di morte per combustione a un medico dell’ospedale di Partinico, minacce a un’infermiera e a una guardia giurata dell’ospedale dei Bambini di Palermo: sembrano ormai episodi di un bollettino di guerra le notizie che provengono dagli ospedali siciliani.

Siamo vicini a tutto il personale sanitario delle strutture del territorio, che troppo spesso finisce con l’essere il bersaglio delle tensioni che esplodono nei nosocomi“, afferma il segretario generale Cisl Medici Palermo Trapani Loreto Galbo. E aggiunge: “Serve una rapida soluzione e un valido tentativo potrebbe essere quello di inserire la figura professionale del cosiddetto ‘mediatore di salute’, che, forte di una preparazione psicologica ed educativa, possa tranquillizzare i parenti preoccupati di coloro che afferiscono ai pronto soccorso e in tutti quei reparti ospedalieri in cui vi è una elevata necessità comunicativa medico-familiare. Questi fatti confermano la necessità di prevedere anche l’utilizzo di figure professionali alle quali affidare il complicato compito della gestione delle ansie, delle paure, delle emergenze che purtroppo se non gestite in modo professionalmente adeguato creano situazioni di pericolo e di stress che mettono a repentaglio tutta l’organizzazione dei luoghi destinati alla cura e alla salvaguardia del benessere delle persone”.


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