Dopo anni di rock demenziale Elio torna al suo primo grande amore, quello conosciuto ai tempi del Conservatorio, la musica classica. Per la stagione “Alte visioni” organizzata dall’Amministrazione comunale il Teatro Garibaldi di Enna giovedì 20 aprile alle ore 20.30 ospiterà il leader della formazione Elio e le Storie tese in una veste inconsueta, quella di conduttore e voce narrante dello spettacolo “Elio nella Vienna di Beethoven” per il quale condividerà il palco con i Solisti dell’accademia d’arte lirica di Osimo. Un viaggio nella musica, molto più attuale di quello che si possa pensare, nel corso del quale Elio entra in contatto con le storie dei protagonisti (a vario titolo) della musica di metà 800, in un crescendo di vicissitudini che svelano al pubblico fatti e misfatti dei geni e di chi stava loro intorno, il tutto inframmezzato dagli interventi musicali di Ettore Pagano al violoncello e Alessandro Benigni al fortepiano.
«Gli obiettivi di Mozart, Beethoven, Rossini non erano differenti di quelli dei più moderni rapper – dice Elio – cioè comporre e inventare qualcosa di musicale che potesse interessare il pubblico…».
Nello spettacolo Elio si ritrova catapultato a Vienna nel maggio 1824, nel Teatro di Porta Carinzia. Non ha idea di come sia potuto accadere, forse mentre stava cantando gli è sfuggita una formula magica e ora è a Vienna, con un salto di due secoli. Non ha problemi di comunicazione, perché tutti in quel teatro parlano italiano, persino l’impresario, Domenico Barbaja, che ha portato nella capitale austriaca il compositore alla moda Gioachino Rossini e i cantanti più famosi d’Europa.
Proprio in quel momento sono tutti alle prese con un’impresa titanica: eseguire l’ultimo lavoro di Beethoven, la Nona Sinfonia.
Nell’attesa della prova generale, Elio si imbatte in alcuni personaggi che gli sembrano familiari: il vecchio Salieri su una sedia a rotelle, il giovane Schubert, l’abate Carpani – poeta e biografo di Haydn – e l’affascinante primadonna Henriette Sontag. Una volta entrato in sala gli appare lo scarmigliato Beethoven, ormai completamente sordo, che sprizza energia da tutti i pori e mette in rispettosa soggezione coro, orchestra e solisti…
La stagione “Alte Visioni”, impaginata da Elisa Di Dio, Emanuele Primavera ed Irene Varveri Nicoletti in collaborazione con la Compagnia dell’Arpa, prosegue mercoledì 3 maggio con “La Gilda” da Giovanni Testori con Laura Marinoni.
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