Con l’inaugurazione della mostra “Salvati e Ritrovati” hanno preso il via a Montevago le celebrazioni in ricordo del 54esimo anniversario del sisma che la notte fra il 14 e il 15 gennaio ‘68 devastò la Valle del Belìce.
La mostra “Salvati e Ritrovati – I tesori di Montevago restituiti alla comunità”, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Arcidiocesi di Agrigento, mette in vetrina nella nuova chiesa Madre i reperti e gli oggetti sacri rinvenuti durante i lavori di catalogazione e restauro della vecchia cattedrale distrutta dal terremoto. La stessa location ospita l’esposizione di acquerelli di Giovanni Bavetta. Durante la serata è stato presentato il libro “Sbarchi di umanità” di Padre Stefano Nastasi e Alfonso Cacciatore.
“È un momento importante per questa comunità – ha detto il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – perché attraverso questi pezzi ritrovati si ritrovano pezzi di memoria, pezzi di storia, ed è come se tutto ritornasse a vivere. Ho colto una grande emozione nei cittadini che hanno visitato la mostra che, insieme alle altre iniziative che si terranno in questi giorni, contribuirà a tenere vivo il ricordo delle vittime del terremoto del ’68 e trasmetterlo alle giovani generazioni”.
“Questa mostra – ha spiegato il direttore del Mudia di Agrigento, Domenica Brancato – mette insieme oggetti sacri salvati subito dopo il terremoto e reperti recuperati durante i lavori che si sono svolti l’anno scorso nella vecchia chiesa Madre. Il percorso espositivo allestito all’interno della nuova chiesa Madre mette a confronto queste due realtà. Da una parte i tesori che sono splendide testimonianze dei più grandi maestri siciliani del tempo, accanto ai reperti che, anche se non hanno grande valenza artistica, rappresentano la memoria. Una memoria che in questo momento possiamo far vedere parzialmente, ma che si auspica possa permetterci di creare un percorso permanente per Montevago e crearne un museo diffuso”.
Le iniziative proseguono. Venerdì 14 gennaio, alle ore 18:30, è prevista la deposizione di una corona in memoria delle vittime davanti al monumento dei Caduti; alle ore 19 momento commemorativo in piazza Duomo. Sabato 15 gennaio, alle ore 10:30, in piazza Duomo, saluti delle autorità; alle ore 11 santa messa, a seguire intervento musicale del maestro Mangiaracina.
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