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All’Ars è pressing per accelerare sulla norma “salva ineleggibili”

L'intesa in maggioranza appare infatti in salita, come dimostrano alcuni recenti contrasti registrati in commissione la scorsa settimana durante l'esame del testo con l'astensione, al momento del voto, dei deputati Dc e di Forza Italia

Invertire l’ordine del giorno dei lavori fissato per oggi all’Ars per accelerare sulla norma “salva ineleggibili”, facendo slittare così la riforma delle province di qualche ora. E’ la richiesta che potrebbe avanzare oggi pomeriggio FdI in conferenza di capigruppo prima dell’inizio dei lavori a Sala d’Ercole. La riunione è stata convocata per le 15 ma l’esito non è scontato e non c’è la certezza che questa richiesta passi.

L’intesa in maggioranza appare infatti in salita, come dimostrano alcuni recenti contrasti registrati in commissione la scorsa settimana durante l’esame del testo con l’astensione, al momento del voto, dei deputati Dc e di Forza Italia. Tuttavia, se approvata la norma che riguarda l’interpretazione autentica  della legge regionale n.29 del 1951 che impedisce l’elezione di alcune figure fra cui i vertici o i dipendenti degli enti controllati o vigilati dalla Regione, avrebbe impatto sulle ricorsi ancora pendenti di quattro deputati regionali, annullando le cause di ineleggibilità. Si tratta di Dario Daidone, Nicola Catania e Giuseppe Catania (FdI) e Davide Vasta (Sud chiama Nord).


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