Sono le procure di Messina, Patti e Barcellona Pozzo di Gotto a indagare sul ritrovamento di tre cadaveri che nel giro di una settimana, restituiti dal mare al largo delle Eolie e sulla spiaggia di Messina. L’ultimo ieri mattina in avanzato stato di decomposizione, ritrovato sul litorale di Rodia. Il corpo è stato portato nella camera mortuaria dell’ospedale Papardo in attesa dell’autopsia.
Con il ritrovamento di ieri salgono complessivamente a quattro i cadaveri restituiti dal mare nell’arco di un mese: a marzo, infatti, un quarto cadavere era stato individuato al largo delle Eolie anche su questo indaga la procura di Barcellona Pozzo di Gotto.
Intanto sono state eseguite le autopsie sui cadaveri recuperati nei giorni scorsi al largo dell’isola di Filicudi e dell’isola di Vulcano, anche in questo caso erano in mare da diverso tempo. Non sono stati rilevati segni di violenza e la morte sarebbe avvenuta per annegamento in entrambi i casi.
Per il momento l’ipotesi più accreditata sul ritrovamento dei cadaveri sembra essere quella del naufragio di un’imbarcazione carica di migranti ma non è chiaro a quando risale il tragico evento.
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