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Alunna soccorsa per il freddo, Cirino (Flc Cgil Palermo): “Solidali con i dirigenti scolastici abbandonati in trincea a combattere. No a ogni ipotesi di autonomia differenziata”

Non esistono livelli essenziali di prestazione e occorrerebbero parametri uniformi di prestazione, di strutture e dotazioni in tutto il Paese

Fonte foto: pagina Facebook Cgil Palermo

Sul caso dei riscaldamenti guasti alla scuola Emanuela Loi e della alunna di quinta elementare soccorsa con l’ambulanza perché in stato di ipotermia, interviene la Flc Cgil Palermo.

“Esprimiamo – dichiara il segretario della FLC CGIL Palermo Fabio Cirino – solidarietà e vicinanza alla dirigente scolastica Rosaria Corona dell’istituto Emanuela Loi di Passo di Rigano, alla piccola studentessa, a tutti gli studenti, e a tutti i dirigenti scolastici che, nonostante l’abnegazione e l’enorme lavoro che svolgono ogni giorno si sentono spesso soli e abbandonati in trincea a combattere contro le inefficienze delle strutture edilizie scolastiche. Se il guasto c’è, ed è segnalato da tanto tempo, e accade un incidente, che altro c’è da fare, se non essere costretti a chiudere la scuola”.

“La preside aveva segnalato il problema dell’impianto di riscaldamento inutilizzabile ripetutamente e, addirittura, nemmeno i solleciti da parte della prefettura hanno consentito la risoluzione del problema – aggiunge Cirino – Auspichiamo un immediato intervento da chi di competenza per risolvere questa situazione d’emergenza e rigettiamo ogni ipotesi di autonomia differenziata o di differenziazione di stipendi che tendono ad aumentare le diseguaglianze regionali già esistenti. Il ministro Valditara – prosegue Cirino – parla di stipendi diversificati per gli insegnanti e di finanziamenti privati quando il sistema di istruzione pubblico soffre già di disparità e di diseguaglianze inaccettabili. Non esistono livelli essenziali di prestazione e occorrerebbero parametri uniformi di prestazione, di strutture e dotazioni in tutto il paese, che purtroppo non ci sono. Non possiamo più a lungo tollerare soluzioni che rischiano solo di far aumentare il gap esistente tra Sud e Nord, penalizzando sempre il Mezzogiorno”.


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