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Amministrative in Sicilia. A Catania Schifani non esclude candidato FdI. Il partito insiste: “cdx ritrovi compattezza”

Fratelli d’Italia, in vista delle competizioni amministrative che si celebreranno a maggio "ribadisce la necessità di aggregazione del centrodestra, in conformità alla coalizione che governa Roma e Palermo"

Fratelli d’Italia, in vista delle competizioni amministrative che si celebreranno a maggio “ribadisce la necessità di aggregazione del centrodestra, in conformità alla coalizione che governa Roma e Palermo. Corre la necessità di ribadire quanto in Provincia di Trapani il centrodestra debba andare compatto, senza inciuci con il falso civismo di sinistra, e nella prospettiva delle Provinciali che si terranno quanto prima, così come dichiarato dal presidente Schifani“. Lo afferma Maurizio Miceli, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, che aggiunge: “Questo principio per noi va declinato in tutta la provincia, non solo nei Comuni che vanno al voto, ma anche in realtà come Marsala, ove è emersa una distonia tra la coalizione che ha sostenuto l’elezione del sindaco Grillo e l’attuale composizione della sua giunta. A più forte ragione, alla luce di una forte intesa tra Fratelli d’Italia e il Movimento per le Autonomie, consolidata nel capoluogo nella condivisione della medesima proposta amministrativa, invitiamo il sindaco Grillo a cominciare a ricomporre il quadro iniziale, proprio a partire da questa importante forza politica, e lavorando nella prospettiva di riaffermare il centrodestra di governo a Marsala“.

Usa il termine “baratro” il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a Catania per l’inaugurazione del nuovo pronto soccorso del “Garibaldi”, ma chiamato a mettere punti di sutura alle lacerazioni del centrodestra. “Non vorrei che ci si trovi alla vigilia di un baratro. Farò di tutto per evitarlo e mi auguro che gli alleati agiscano di conseguenza. Non amo le fughe in avanti con cartellonistiche non concordate avvenute giorni fa così come non amo allo stesso tempo dichiarazioni di rivendicazione assolutistiche del tipo ‘tocca me perché sono il primo partito’“, afferma il governatore che nel pomeriggio incontra il suo partito in vista del voto a Catania il 28 e 29 maggio, quando in Sicilia si andrà alle urne in 129 Comuni. A chi gli chiede se la coalizione si possa trovare davanti a una “Verona bis”, risponde invitando tutto a fermarsi “tutti un attimo” e a ragionare “serenamente” in modo che “ci siano tutti i margini per evitarlo. Quando il centrodestra è diviso, perde al ballottaggio. Se qualcuno vuole prendersi la responsabilità di far perdere la città di Catania al centrodestra, io farò di tutto per evitarlo“. Prosegue Schifani: “Occorre ragionare, individuare la migliore candidatura possibile come è stato per Palermo. Non ho preclusioni nei confronti di nessuno. La mia cultura mi porta a essere una persona che guarda più all’interlocuzione. Io non escludo che il candidato sindaco di Catania possa essere espressione di Fratelli d’Italia. Aspettiamo ancora il nome. Mi auguro che arrivi al più presto in maniera tale che la coalizione possa discutere su nomi ma anche su progetti, come rivendicato giorni fa da Raffaele Lombardo”.


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