“Sentire il sindaco che attacca “i dipendenti per le inaccettabili file all’alba per le carte d’identità” ha dell’incredibile, dato che la decisione di abolire le prenotazioni online e tornare all’archeologico metodo del turno fisico è stata presa dall’Assessore Falzone, che – fino a prova contraria – opera su delega del Sindaco.
Una decisione fin dal primo momento aveva sollevato le nostre perplessità, perché forse Palermo è l’unica città al mondo in cui per semplificare il rapporto fra cittadini e amministrazione pubblica si riducono i servizi digitali.
Il sindaco non scarichi sui lavoratori e le lavoratrici le responsabilità che, forse mai come in questo caso, sono interamente dovute alle scelte che sono state fatte dalla sua Giunta.
Attendiamo da settimane che l’assessore Falzone venga in aula per poter affrontare il tema, dopo avere invano scritto e anche proposto all’assessore di considerare l’ipotesi di utilizzare un sistema misto tra prenotazioni online e in presenza, per tutelare quanto meno le persone fragili, anziane, disabili e non autosufficienti o di potenziare il servizio a domicilio e la possibilità di fruire dello stesso.
Alla luce di tutto questo, risultano ancor più fuori luogo le dichiarazioni rilasciate alla stampa del Sindaco, che tenta di nascondere dietro accuse gratuite al personale le proprie responsabilità.
Come dice il Sindaco, ci sono situazioni in cui bisogna chiedere scusa ai cittadini. Ecco: questa ci pare una di quelle. Aggiungendo che in questo caso c’è da chiedere scusa anche, se non prima di tutto, ai dipendenti che al pari di tutti i cittadini e tutte le cittadine sono vittime delle scelte sbagliate dell’Amministrazione”.
Lo dichiarano i consiglieri e le consigliere comunali dei gruppi Progetto Palermo e Partito Democratico.
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