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Annullato il regolamento che limita gli orari nelle sale scommesse a Palermo

L'ordinanza 88/2024, che avrebbe dovuto colmare le lacune, non è riuscita a superare le obiezioni sollevate dai ricorrenti

Il Tar di Palermo ha annullato la delibera del Consiglio comunale di Palermo sulla regolamentazione della movida e un’ordinanza sindacale che ne disponeva l’applicazione, nella parte dedicata alle limitazioni degli orari delle sale gioco e dei centri scommesse. Accolti così i ricorsi presentati dagli avvocati Valentina Castellucci e Giorgio Troja per la Sgs Giochi e altri clienti e dall’avvocato Luigi Raimondi per la Cdm Entertainement. La delibera annullata “in parte qua” è la numero 8 del 16 febbraio scorso e l’ordinanza sindacale 88 del 29 maggio successivo, che rideterminava gli orari di apertura delle sale giochi autorizzate e degli apparecchi da gioco con vincita in denaro, come disciplinato dagli articoli 86 e 110 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. Nella motivazione, il Tar ha evidenziato una serie di carenze procedurali e istruttorie nel percorso logico-argomentativo che ha indotto il Comune a fare le sue scelte, sottolineando l’insufficienza della documentazione prodotta per giustificare le limitazioni imposte. E’ stato ad esempio rilevato che la delibera 1308 dell’1 settembre 2023, approvata dal commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale 6 e mirata alla prevenzione delle ludopatie, non è stata considerata al momento della stesura del regolamento, dato che era stata emessa in un periodo successivo rispetto alla proposta dello stesso regolamento. Il Tar ha anche sottolineato l’assenza di una motivazione adeguata per il diverso trattamento riservato alle sale bingo rispetto ad altre attività di gioco, nonostante l’importante problematica della ludopatia.

L’ordinanza 88/2024, che avrebbe dovuto colmare le lacune, non è riuscita a superare le obiezioni sollevate dai ricorrenti. In una nota gli avvocati Castellucci, Troja e Raimondi hanno espresso soddisfazione per la decisione: “La sentenza del Tar Sicilia – scrivono – è un passo significativo verso una regolamentazione più equa e trasparente delle attività di intrattenimento a Palermo. Essa ribadisce l’importanza di basare le normative su un’analisi approfondita e documentata delle esigenze territoriali”.


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