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Appalti università di Messina: chiusa l’indagine

Al centro dell’inchiesta i rilievi mossi dall’Anac, l’Autorità Anti Corruzione relativi ad alcuni appalti dell’università di Messina

La Procura di Messina ha chiuso le indagini sui rilievi mossi dall’Anac all’Università della città dello Stretto relativi ad appalti per lavori e forniture. Sono otto gli indagati, destinatari dell’avviso di conclusione delle indagini. Si tratta dell’ex rettore Salvatore Cuzzocrea, del direttore generale dell’Ateneo Francesco Bonanno e degli imprenditori Daniele Zenna, Raffaele Olivo, Giuseppe Cianciolo, Santo Franco, Michelangelo Geraci e Rosaria Ricciardello come riporta Gazzetta del sud online. Turbativa d’asta e falso del pubblico ufficiale in concorso i reati contestati a vario titolo. Al centro dell’inchiesta i rilievi mossi dall’Anac, l’Autorità Anti Corruzione relativi ad alcuni appalti dell’università di Messina.

Nell’arile 2022 una delibera dell’Anac prese in considerazione alcuni appalti dell’università muovendo dei rilievi. Gli appalti contestati dall’Anac riguardavano i lavori di efficientamento energetico del patrimonio immobiliare dell’Ateneo (importo complessivo di 10.170.780,25 euro); i lavori di restauro conservativo dei prospetti e la riqualificazione del patrimonio immobiliare universitario (importo complessivo di 7.808.000 euro ) e l’esecuzione di lavori per la riconversione a residenze universitarie in due plessi dell’Università (per un importo di 9.363.953,76 euro e di 8.419.316,48 euro). Quello che si è concluso è uno dei filoni dell’inchiesta sull’università mentre prosegue ancora quello relativo ai rimborsi.


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