L’Assemblea regionale siciliana ha approvato il disegno di legge che autorizza l’esercizio provvisorio della Regione per quattro mesi. Il testo, che consta di nove articoli, è passato a Sala d’Ercole con 34 voti favorevoli e due soli voti contrari. L’Aula, ha comunicato il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè a conclusione dei lavori, tornerà a riunirsi dopo l’elezione del presidente della Repubblica, mentre le commissioni continueranno a svolgere la loro attività.
“Il nostro voto contrario all’esercizio provvisorio, al di là del mero documento contabile, vuole esprimere il dissenso netto e la totale disapprovazione verso l’operato dell’esecutivo, che giudichiamo fallimentare”. Lo dichiara, al termine della seduta d’Aula di oggi, il capogruppo M5S all’Ars, Nuccio Di Paola. “Il presidente Musumeci – prosegue – al quale come abbiamo visto soprattutto in questi giorni è mancata l’umiltà ma non certo l’orgoglio, ha perso credibilità e ha stracciato quella dei suoi assessori. Sta cercando di ricucire gli strappi andando a mendicare attenzioni da parte dei big della sua presunta maggioranza. Tuttavia, non era necessario aggiungere queste scene impietose ad anni di agonia del governo, cronicamente sprovvisto di numeri in Parlamento (dove è stato quasi sempre assente), e incapace di una visione e di una programmazione per il futuro dei siciliani. I risultati, lo ribadiamo, sono sotto gli occhi di tutti: si è navigato a vista e male, con una Regione che in cinque anni di gestione Musumeci/Armao non ha mai avuto un bilancio approvato entro il 31 dicembre, una crisi pandemica gestita all’insegna dell’assoluta improvvisazione, nessun risultato concreto per dare sollievo all’emergenza economica che attanaglia la nostra terra di Sicilia e adesso persino una crisi politica, che esplode nel peggiore dei modi. L’esercizio provvisorio non modificherà le sorti nefaste di questa esperienza di governo, ormai agli sgoccioli e che speriamo non causi ulteriori, vistosi danni per i siciliani”, conclude Di Paola.
Un ulteriore risparmio di 170 milioni di euro per le casse della Regione, che si aggiunge alla riduzione di altri 463 milioni di euro, per un totale di 633 milioni. È il risultato di due operazioni di rifinanziamento messe in campo dal governo Musumeci, con la Cassa depositi e prestiti, in merito al Piano di rientro della sanità sottoscritto tra Regione e Stato nel 2008. Un debito che alla fine del 2020 era pari a 2,1 miliardi di euro, con un tasso d’interesse fisso del 3,521% e con scadenza finale prevista a dicembre del 2045.
“Prosegue – sottolinea il presidente della Regione Nello Musumeci – la politica di contenimento dei costi attuata dal mio governo sin dall’insediamento. Ringrazio l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, per l’operazione di rifinanziamento dei mutui pregressi, ottenuta a seguito di una lunga e complessa trattativa condotta con il ministero dell’Economia e la Cassa depositi e prestiti”.
I due contratti di rifinanziamento stipulati dall’assessore Armao, a seguito di una norma della Legge di stabilità regionale 2021, hanno consentito quindi un risparmio complessivo di interessi, su tutto l’arco del Piano di ammortamento, di 633 milioni di euro, di cui 43 milioni (118 mila euro al giorno) nel solo 2022. Somme che si aggiungono ai circa 40 milioni di euro che si risparmiano a seguito della chiusura dei derivati, avvenuta qualche mese fa. Le due operazioni di rifinanziamento, approvate dalla Giunta regionale, hanno avuto anche il parere favorevole della commissione Bilancio dell’Ars.
“Stiamo lavorando – evidenzia il vicepresidente della Regione Armao – soprattutto al ridimensionamento degli effetti degli oneri passivi accumulati dalle precedenti gestioni. Essi rappresentano oggi un peso insopportabile per l’economia regionale in quanto impegnano risorse che altrimenti sarebbero reinvestite a favore dì cittadini, famiglie ed imprese. Ringrazio la Cassa depositi e prestiti e in particolare il dottor Dario Scannapieco per la collaborazione offerta in questa rilevante operazione finanziaria”.
“Non posso che esprimere soddisfazione per l’approvazione, anche se parziale, di un mio emendamento che consente un ristoro per chi è affetto da forme gravi di talassemia. Il Governo ha trovato una parte delle somme per queste fasce fragili che, insieme ad altre, a volte vengono accantonate dalla politica per esigenze ritenute più urgenti. Per il resto, ho avuto modo di esprimere il mio disappunto verso un modus operandi attuato in questo esercizio provvisorio dove, si è venuti meno alla regola del vincolo dei 4/12 per una serie di voci del bilancio. Mi riferisco in generale all’articolo 5 per tutte quelle voci di spese, che non sono né stipendi, né spese obbligatorie, che, in quanto, contributi annui, dovrebbero essere erogati non certamente ad inizio anno in un’unica soluzione, né incrementati rispetto all’anno precedente, come le spese per organizzazione di eventi, pubblicità, etc., che, certamente, non rispondono al criterio di obbligatorietà e di indifferibilità tale da incrementarle e sottrarle al rigido rispetto delle condizioni generali per il bilancio provvisorio.” Lo dichiara Valentina Palmeri deputata regionale dei Verdi – Europa Verde, in merito al voto dell’Ars sull’esercizio provvisorio del bilancio della Regione.
“Abbiamo votato contro l’esercizio provvisorio di un governo provvisorio, che si contraddistingue per precarietà politica ed incertezza finanziaria”. Lo dice Giuseppe Lupo capogruppo del PD all’Ars a proposito dei lavori d’aula conclusi con l’approvazione del ddl di esercizio provvisorio: i deputati del Partito Democratico hanno espresso voto contrario.
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