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Armi e traffico di droga: 10 arresti

L'operazione fa seguito alle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e condotte dalla Squadra Mobile su una associazione per delinquere strutturata in modo verticistico scattata dopo il duplice omicidio del 2 gennaio 2022

Una banda dedita al traffico degli stupefacenti e ben armata è stata smantellata dalla Polizia di Stato di Messina che ha eseguito 10 arresti. L’operazione fa seguito alle indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Messina e condotte dalla Squadra Mobile su una associazione per delinquere strutturata in modo verticistico scattata dopo il duplice omicidio del 2 gennaio 2022 a Messina, nel rione Camaro, per il quale è stato arrestato un messinese, ritenuto l’autore materiale, rintracciato a Rosarno, in Calabria, dopo tre mesi di latitanza.

I successivi sviluppi investigativi hanno consentito di scoprire la banda operante nel territorio di Messina, proprio nel rione Camaro, dedita allo spaccio di cocaina, marijuana e crack. Gli accertamenti di polizia giudiziaria hanno consentito di documentare in seno al gruppo criminale una non comune capacità organizzativa nel traffico di droga, riuscendo a instaurare proficui rapporti di collaborazione anche con soggetti operanti nel territorio calabrese, nonché una abilità notevole di inserimento nel settore dello smercio al “minuto”.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati quattro soggetti e sequestrati circa cinquanta chili di droga, oltre che armi e munizioni nella disponibilità del gruppo. Sulla scorta del quadro indiziario così raccolto, salvo diverse valutazioni giudiziarie nei successivi livelli e fermo restando il generale principio di presunzione di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, il Giudice per le Indagini Preliminari, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Direzione Distrettuale Antimafia, ha applicato la misura cautelare della custodia in carcere per 10 indagati. Le azioni di rintraccio ed esecuzione delle misure cautelari sono state curate dalla Squadra Mobile di Messina, con l’ausilio di personale dell’omologo Ufficio delle Questure di Reggio Calabria e Catanzaro e di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”.


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