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Arresto di Matteo Messina Denaro, le reazioni della politica

Il super latitante di Cosa Nostra è stato arrestato questa mattina a Palermo dai Ros dei Carabinieri mentre era all'interno della clinica specialistica La Maddalena

Oggi è una giornata storica per la lotta alla mafia a seguito dell’arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro. Il super latitante di Cosa Nostra è stato arrestato questa mattina a Palermo dai Ros dei Carabinieri mentre era all’interno della clinica specialistica La Maddalena.

Desidero complimentarmi e ringraziare le Forze dell’Ordine e tutti gli Organi dello Stato – dice Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, l’on. Gaetano Galvagnoche in questi anni hanno lavorato in silenzio giorno e notte, per assicurare alla giustizia Matteo Messina Denaro. Per l’Italia, per la Sicilia e per le persone oneste, è un giorno di festa: oggi la giustizia trionfa“.

Oggi per la Sicilia è un giorno di festa – dice Michele Catanzaro capogruppo del Pd all’Ars -, questa data resterà nella nostra memoria: con l’arresto di Matteo Messina Denaro lo Stato mette a segno un colpo fondamentale nella lotta alla mafia. Esprimo a nome dei parlamentari del gruppo Pd all’Ars il ringraziamento ai Carabinieri alla Procura di Palermo ed a tutte le Forze dell’ordine che hanno permesso il successo di questa operazione“.

Matteo Messina Denaro finisce qui la sua storia criminale, adesso la Sicilia è più libera – dice Antonello Cracolici presidente della commissione regionale Antimafia- . Congratulazioni ai Carabinieri del Ros, alla Procura di Palermo che ha diretto l’operazione ed agli apparati dello Stato che hanno permesso questo straordinario successo. Adesso si colpisca la rete dei fiancheggiatori che lo ha protetto nella sua lunghissima latitanza“.

Palermo e la Sicilia stamattina si sono svegliate con la notizia dell’arresto del capomafia Matteo Messina Denaro: questo sarà un giorno che resterà nella storia del nostro Paese. La cattura del boss rappresenta una grande vittoria dello Stato e una svolta nella lotta che le Istituzioni e le Forze dell’ordine portano avanti nel contrasto al potere mafioso. Il mio sentito ringraziamento va ai Carabinieri del Ros, al procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia e ai suoi collaboratori che hanno condotto le indagini, e a tutte le donne e tutti gli uomini della Magistratura e delle Forze dell’ordine che, negli anni della latitanza del boss, hanno lavorato senza sosta per raggiungere oggi questo risultato”. Lo dichiara il sindaco di Palermo Roberto Lagalla.

Il sindaco di Corleone Nicoló Nicolosi, la giunta, il presidente del Consiglio comunale Pio Siragusa, i consiglieri comunali esprimono in una nota “grande soddisfazione per la brillante operazione del Ros dei carabinieri che ha portato all’arresto di Matteo Messina Denaro”. “L’operazione condotta dall’Arma – dice il sindaco – segna una nuova importantissima vittoria dello Stato che, esattamente 30 anni dopo l’arresto di Salvatore Riina, dimostra ancora una volta la sua azione costante e pervasiva per liberare il Paese da ogni forma di criminalità organizzata e renderci cittadini più liberi”.

“L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza, non rappresenta solo la vittoria dello Stato nei confronti della mafia. È la vittoria della Sicilia e di tutti i siciliani onesti, dei magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e comuni cittadini che negli anni hanno perso la vita per aver combattuto cosa nostra e la criminalità organizzata”. Il commento unanime del coordinamento regionale del Mpa Sicilia alla notizia dell’arresto di Matteo Messina Denaro. “Bisogna dire grazie ai magistrati e a chi ha condotto le indagini: lo Stato ha inferto un colpo durissimo alla mafia siciliana, chiudendo l’epoca stragista che ha contraddistinto gli anni ’90. C’è ancora molto da fare per poter dire di aver battuto cosa nostra, ma questo è certamente un colpo durissimo”.

Lo storico risultato raggiunto oggi con l’arresto di Matteo Messina Denaro effettuato dai colleghi del Ros ci rende felici, orgogliosi e grati, e vogliamo congratularci. E’ il culmine di un lavoro immane e di sacrifici che nessuno può conoscere, a meno di non lavorare per la sicurezza del Paese. Ecco perché vogliamo ripetere a tutti che lo Stato c’è, e che le Istituzioni, troppo facilmente criticate, meritano la massima fiducia e la massima collaborazione dei cittadini. Alimenta la nostra speranza nel futuro anche la reazione dei siciliani presenti sul luogo di questo evento, prodigatisi in applausi e braccia alzate in segno di soddisfazione quando hanno capito chi fosse la persona arrestata. Questo è il segno che le persone vogliono stare dalla parte giusta, vogliono e chiedono giustizia, sicurezza e libertà, quello per cui ci onoriamo di lavorare ogni giorno, spesso a costo di enormi sacrifici personali, e soprattutto a costo delle numerose vite umane di tanti onesti servitori dell’Italia che hanno versato il proprio sangue nella lotta alla mafia”. È il commento di Valter Mazzetti, segretario generale Fsp Polizia di Stato, dopo l’arresto del boss superlatitante Matteo Messina Denaro.

“Quella di oggi è una giornata da cerchiare in rosso sul calendario e da scolpire nei nostri cuori. L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo ben 30 anni di latitanza, è una delle più belle notizie degli ultimi anni e la prova che lo Stato c’è. È inoltre il grande ed eloquente messaggio inviato a tutti che il crimine non paga. Ai magistrati, ai Ros e a tutti coloro che si sono battuti per questo epocale risultato il nostro plauso è il nostro grandissimo grazie”. Lo affermano i deputati del M5S all’Ars.

È un giorno importante, storico per la nostra Sicilia. L’arresto del boss Mattia Messina Denaro è la vittoria dello Stato; è la vittoria di chi non ha mai smesso di crederci, di chi non si piega alla mafia, di chi ha subito soprusi ed attende giustizia. Un grazie alla Magistratura e alle Forze dell’ordine per l’importante risultato ottenuto. Grazie da tutti i siciliani, grazie dallo Stato italiano”. Sono le parole del deputato nazionale, Francesco Ciancitto, che commenta a caldo la notizia dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro.

“Un plauso ed un ringraziamento alle forze dell’ordine – dichiara Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici –, nello specifico al Ros dei Carabinieri, alla Procura Nazionale Antimafia e alla Procura di Palermo per l’arresto di quello che era considerato l’ultimo superlatitane. La cattura dell’ultimo boss mafioso di prima grandezza ancora ricercato rappresenta una grande vittoria dello Stato nella battaglia per la legalità, che tra l’altro arriva all’indomani dell’anniversario dell’arresto di Totò Riina. La cattura di Matteo Messina Denaro, come detto, è una grande vittoria, ma non deve essere un punto di arrivo nella lotta alla mafia, bensì un elemento per andare avanti con ancora più forza e determinazione”.

“La cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro è una vittoria per lo Stato ma anche per il nostro territorio. Come commissione antimafia teniamo alta l’attenzione su diversi dossier per liberare il nostro territorio dalla piaga mafiosa. Speriamo però che non si ripetano gli errori del passato preservando conoscenze e informazioni preziosissime per comprendere 30 anni di storia buia del nostro Paese. Mi congratulo con le forze dell’ordine e la Procura”.  A dichiararlo è la deputata regionale del movimento cinque stelle all’assemblea regionale siciliana Roberta Schillaci componente, insieme alla collega Jose Marano, della commissione antimafia all’Ars. “Stupisce certamente – spiega Schillaci – il fatto che Matteo Messina Denaro fosse non solo nel territorio italiano ma addirittura a pochi passi da casa nostra e quella di oggi è sì una grande notizia ma le modalità del suo arresto impongono un’ampia riflessione. Auspichiamo inoltre che venga presto perquisito anche il suo covo” conclude.

“Oggi è un giorno importante per il nostro Paese e per la Sicilia – spiega Jose Marano -. Il latitante Matteo Messina Denaro era l’ultimo boss ancora in fuga del periodo stragista che ha drammaticamente segnato la storia della nostra terra. È doveroso un plauso a tutti quelli che in questi anni hanno contribuito alla cattura di oggi. L’attenzione della commissione antimafia è sempre ai massimi livelli per restituire ai siciliani una vita lontana dal fenomeno mafioso” conclude.

Anche l’ultimo padrino di Cosa Nostra ancora a piede libero è stato assicurato alla giustizia. L’arresto a Palermo di Matteo Messina Denaro è un motivo di festa per il Paese, per cui dobbiamo ringraziare i Carabinieri dei Ros che l’hanno arrestato, dimostrando la Forza dello Stato. Voglio esprimere tanta gratitudine alla Procura di Palermo, a tutte le Forze dell’Ordine e, in modo particolare ai Carabinieri, che non si sono mai arresi e oggi sono giunti a questo storico successo. L’arresto di Matteo Messina Denaro, avvenuto trent’anni dopo quello di Totò Riina, conferma le parole del giudice Giovanni Falcone, anche la mafia come fenomeno umano sarà sconfitta e la Sicilia sarà libera dal gioco mafioso. Questa giornata e questa vittoria sono da dedicare a tutte le vittime della criminalità organizzata e alle famiglie. Il loro sacrificio non è stato vano e oggi non ci sono più intoccabili nella nostra terra”. È quanto dichiarato dal deputato regionale di FdI Marco Intravaia componente della Commissione Regionale Antimafia sull’arresto a Palermo del latitante Matteo Messina Denaro.

“Felicità immensa per la cattura di Matteo Messina Denaro. Chi i complici? Chi i fiancheggiatori? Lo Stato adesso deve dare risposte serie e concrete per una storia che lascia aperti tanti interrogativi, oggi è il giorno dei festeggiamenti da domani ci auspichiamo sia quello della verità”. Lo dice Ismaele La Vardera vicepresidente Vicario della commissione regionale Antimafia all’Ars.

Oggi è una di quelle giornate da ricordare per tutti i siciliani perbene, che con dignità vanno avanti. Dopo trent’anni di latitanza, che coincidono con l’arresto di Totò Riina nel 1993, un altro capo della criminalità organizzata è stato finalmente consegnato alla giustizia. Ringrazio le forze dell’ordine e la magistratura perché con grande spirito di abnegazione e sacrificio non si sono mai arresi nella lotta contro la mafia. Adesso è anche compito della Politica pretendere che si faccia finalmente chiarezza su una delle pagine più buie della storia d’Italia, in modo da recidere i rapporti che hanno legato Cosa nostra e il mondo degli affari“. Lo afferma in una nota il Vicepresidente della Commissione Antimafia all’Ars, on. Bernardette Grasso.

“Da siciliano, da uomo che ha iniziato a fare politica dopo le terribili stragi dell’estate del 1992, oggi lo considero un giorno felice. L’arresto di Matteo Messina Denaro, da parte dei carabinieri del Ros, segna la vittoria dello Stato e delle Istituzioni contro la mafia efferata e omicida che ha insanguinato la Nazione. Ringrazio l’Arma dei Carabinieri, i magistrati della Procura di Palermo e tutti gli uomini e le donne dello Stato che hanno centrato questo risultato importantissimo. Questo Governo andrà avanti senza sosta contro la mafia nel solco dell’esempio di eroi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. Lo dichiara il senatore Salvatore Sallemi, vicepresidente del gruppo di Fratelli d’Italia.

Salutiamo con grande soddisfazione l’arresto, o forse la consegna, di Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di latitanza, caratterizzata da molti lati oscuri. Ringraziamo i tantissimi lavoratori della sicurezza e i magistrati per lo sforzo profuso per la sua cattura, avvenuta però nel momento più basso di impegno istituzionale contro i poteri criminali e mafiosi. La cattura/consegna dentro una casa di cura, tuttavia, ci fa già presagire le attese sul regime carcerario che si aspetta Messina Denaro e che forse gli sarà concesso. Esigiamo, a maggior ragione in questa occasione, che si faccia piena luce su quanto accaduto nell’ultimo mezzo secolo sugli intrecci tra la mafia e le stragi oltre che sui depistaggi che hanno intorbidito la nostra storia recente, nonché sugli assassini mafiosi e su quelli, numerosi, compiuti in Sicilia per conto di mandanti esterni. Negli ultimi anni stanno emergendo brandelli di verità, ora c’è la possibilità di disvelare quel patto scellerato tra sistema politico colluso, imprenditoria predatoria, borghesia mafiosa e apparati dello Stato deviati che hanno facilitato sia la latitanza di famigerati criminali, tra cui Provenzano e appunto lo stesso Messina Denaro, sia il mantenimento dello status quo per gestire il potere politico ed economico in Sicilia e non solo. Infine, ci chiediamo se la cattura di Messina Denaro non significhi soltanto il passaggio di testimone tra il vecchio potere (malato e in decadenza) e i nuovi capi emergenti, con la reiterazione di un inconfessabile modus vivendi tra importanti ambienti dello stato e Mafia. La strategia mafiosa, infatti, ha rimodulato il proprio potere controllando il territorio tramite la pervasività economica e finanziaria, facendo affari con i rifiuti, il traffico di armi, le risorse energetiche e gli appalti sulle grandi opere. Di certo oggi si chiude una pagina triste e buia della Storia siciliana ed italiana, ci auguriamo che questo porti anche ad una svolta culturale, politica e sociale perché la mafia si può sconfiggere solo attuando concretamente i diritti costituzionali: da quello al lavoro alla formazione, dalla sanità pubblica, all’abitare, ai servizi, al reddito, garantendo la dignità del sud e della Sicilia vilipesa dalle autonomie differenziate e dall’emigrazione forzata di migliaia di giovani”. Così Davide Licari e Nicola Candido, segretario provinciale di Trapani e segretario regionale della Sicilia del
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea.

“È un momento di liberazione e di festa per la nostra comunità“. Lo dice Enzo Alfano, sindaco di Castelvetrano, il paese natale di Matteo Messina Denaro, catturato stamane a Palermo. “La nostra città – ha aggiunto – si libera di un incubo lungo decenni. E’ la vittoria dello Stato e delle persone oneste. Ringraziamo i magistrati e le forze dell’ordine. Ora possiamo guardare avanti senza zavorre e con più fiducia e contiamo di organizzare un evento che sottolinei questo straordinario cambiamento e momento di festa”.


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