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Arresto Messina Denaro, “il documento di riconoscimento sembra autentico”. Disposti gli accertamenti

Lo ha detto il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei carabinieri, nel corso della conferenza stampa nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Palermo

“Questo risultato è il risultato storico, frutto del lavoro corale del sacrifico di tanti carabinieri e alle attività che sono andate avanti in maniera progressiva, incessante e continua””. Così il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei carabinieri, nel corso della conferenza stampa nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Palermo. “Dopo un percorso investigativo che è durato molti anni – ha aggiunto -, nell’ultimo periodo abbiamo acquisito elementi di indagine che ci hanno portato a concentrare la nostra attenzione sull’aspetto dello stato di salute del latitante, e su quale  struttura stesse frequentando per curare la sua malattia. Il lavoro si è caratterizzato essenzialmente per rapidità e riservatezza e ci ha consentito, nel volgere di poche settimane, di mettere insieme elementi che hanno portato ai individuare la data di oggi, nella quale il ricercato si sarebbe sottoposto ad accertamenti sanitari”.

“Il documento trovato nelle mani del latitante a prima vista sembra autentico, dobbiamo aspettare accertamenti”. Lo ha detto il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Ros dei carabinieri, nel corso della conferenza stampa nella caserma Carlo Alberto Dalla Chiesa, a Palermo. “L’indirizzo è quello della persona titolare formale della carta di identità – ha aggiunto riferendosi alla carta di identità in possesso del boss Matteo Messina Denaro – ma il documento deve essere ancora oggetto di una analisi tecnico scientifica”, ha ribadito.


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