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Arriva al Teatro Golden di Palermo il serio gioco della farsa di “Caro papà”

Un cast ad alto tasso di comicità per una commedia che si potrebbe definire “un treno in piena corsa”, un testo che, riproponendo e intersecando verità ed inganni, procede in un susseguirsi di risate e non lascia respiro allo spettatore, che dovrà attendere fino alla fine la risoluzione del grande bluff

Una commedia all’italiana, un’occasione di vero gioco teatrale in cui la magia della leggerezza viene riscoperta assieme al piacere del dialetto, tra una risata e una canzone, per due ore di sano divertimento. Al Teatro Golden di Palermo per il 1° Festival del teatro popolare di Palermo organizzato dall’Associazione Gags venerdì 10 marzo alle ore 21 sarà messo in scena “Caro papà”, spettacolo scritto e interpretato dal grande mattatore catanese Gilberto Idonea, che oggi vede in scena il figlio Alessandro, che ne firma anche la regia, insieme a Gino Astorina, Giovanna Criscuolo, Carlo Kaneba, Manuela Ventura, Salvo Disca, Enrico Pappalardo, Federica Fischetti, Antonella Cirrone e Giuseppe Brancato.

Un cast ad alto tasso di comicità per una commedia che si potrebbe definire “un treno in piena corsa”, un testo che, riproponendo e intersecando verità ed inganni, procede in un susseguirsi di risate e non lascia respiro allo spettatore, che dovrà attendere fino alla fine la risoluzione del grande bluff. «La nostra scommessa, oltre quella di riproporre un grande testo nella versione vernacolare scritta da mio padre – dice Alessandro Idonea – è di portare lo spettatore a riconoscere nei personaggi in scena molte figure politiche e artistiche del nostro tempo. Personaggi eterni, tipologie umane esistite in ogni tempo e che forse nascondono grandi verità e anche qualche piccolo segreto. “Caro papà”  è uno spettacolo in cui il comico si intreccia con il serio gioco della farsa, è uno spettacolo esilarante costruito come un gran varietà…».

A manovrare i fili di questa messa in scena ironica e sfacciata è Stefano (in scena Alessandro Idonea), irriverente protagonista, uomo perennemente sommerso dai debiti nonostante la sua carriera di autore di varietà, e per questo reclamato da Marta (Giovanna Criscuolo), soubrette pronta a tutto pur di raggiungere le luci della ribalta. A muovergli qualche critica c’è il fratello Giuseppe (Salvo Disca), uomo serio, equilibrato e lavoratore, che dopo anni continua a credere alle fantasiose invenzioni che Stefano utilizza per estorcergli del denaro.

Il Festival del teatro popolare di Palermo si concluderà domenica 7 maggio con“Miseria e nobiltà” di Eduardo Scarpetta.


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