Nella giornata del 23 febbraio, la Procura Distrettuale della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Catania, all’esito di articolate indagini svolte dalla Polizia di Stato, ha delegato l’esecuzione dell’Ordinanza di Custodia Cautelare con la quale il Gip del Tribunale di Catania ha disposto nei confronti di uomo, classe 1957, la misura cautelare degli arresti domiciliari, poiché ritenuto responsabile, in una fase del procedimento in cui non si è ancora instaurato il contradittorio, dei delitti p.e p. dagli artt. 81 cpv, 609 quater c.p. (atti sessuali continuativi con un minorenne) e 81 cpv, 600-ter, co 1, 602-ter, co. 4, 5, 6, c.p. (pornografia minorile), con le aggravanti del fatto commesso in situazione di necessità affettiva ed economica del minore, in quanto avrebbe compiuto atti sessuali con un ragazzo minorenne di 15 anni, con cui conviveva, e di cui si prendeva cura, palpandogli le parti intime in cambio di somme di denaro fra i 50 e i 200 euro al mese. Inoltre l’indagato è indiziato di avere indotto il minore a realizzare video dal contenuto pedopornografico, sempre in cambio di denaro e facendo credere alla vittima di essere innamorato.
In particolare, le indagini sono state avviate a seguito delle segnalazioni della casa Famiglia ove il minore si trovava collocato. Nello specifico l’indagato si sarebbe recato più volte per consegnare direttamente, senza il tramite degli operatori della Casa Famiglia, al minore delle somme di denaro. Il minore avrebbe poi ammesso che le somme ricevute gli erano state elargite a fronte di una “relazione” fra i due, cercando tuttavia di minimizzare la vicenda. Tuttavia emergeva che il giovane intratteneva con l’uomo conversazioni dal contenuto espressamente sessuale, con scambi tra i due di video e foto che li ritraevano in atteggiamenti di intimità. Pertanto la Procura Distrettuale della Repubblica avviava una complessa ed articolata indagine, delegando l’attività alla Squadra Mobile di Siracusa.
L’Ufficio investigativo, coordinato dai magistrati titolari dell’indagini, iniziava una certosina ricostruzione dei fatti. Emergeva che il giovane e l’uomo, un amico della famiglia di origine, si conoscevano da diversi anni e che per alcuni mesi avessero convissuto insieme, in quanto l’arrestato, in quel periodo, contribuiva alle esigenze della famiglia, acquistando la spesa e persino prendendosi cura dell’adolescente. Tuttavia nel giro di poco tempo aveva esternato il suo interesse per il minore, non esitando ad approcciarlo sessualmente, blandendolo con regali ed elargizioni varie.
La successiva interruzione della convivenza, dovuta al collocamento in comunità del minore, non aveva fatto desistere l’uomo, che anzi iniziava a inviare al ragazzo dei video di lui in atteggiamenti sessualmente espliciti, pretendendo dei video di analogo tenore da parte del ragazzo, il tutto sempre dietro consegna o promessa di somme di denaro e regali
L’inchiesta veniva approfondita anche attraverso le analisi delle memorie informatiche, analizzando video, foto, dialoghi, nonché procedendo all’escussione delle persone a conoscenza dei fatti ed altri accertamenti, fra cui l’analisi dei diari del ragazzo. L’attività svolta dalla Polizia di Stato veniva compendiata e depositata determinando il Pubblico Ministero titolare dell’indagine a richiedere ed ottenere il provvedimento cautelare nei confronti dell’uomo. Pertanto, nella giornata del 22.02.2022, personale della Squadra Mobile ha rintracciato l’uomo che, al termine delle incombenze di rito, è stato sottoposto ai domiciliari.
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