Come la balbuzie incide sulla qualità della vita di chi ne soffre? Quali meccanismi innescano il blocco? Esiste la possibilità di superare tale disturbo? Questi tra i temi al centro del ciclo di conferenze informative che la dott.ssa Chiara Comastri torna a tenere in Sicilia.
Davvero faticosa, per chi balbetta, è la condizione di non riuscire a portare in vita tutto sé stesso ed avvertire, invece, che c’è sempre una parte che rimane celata: quella parte che non si vuole mostrare per la paura di essere notato e, magari, anche preso in giro. Per tale motivo, molte persone finiscono con il rassegnarsi a convivere con questo disturbo, convinte che non si possa fare nulla per risolverlo. In realtà non è così e lo dimostra proprio la storia della dott.ssa Comastri: Psicologa ex balbuziente e ideatrice del metodo Psicodizione è, ad oggi, una delle maggiori esponenti italiane in questo ambito con esperienza ventennale nel trattamento della balbuzie. Tiene conferenze di rilevanza internazionale sull’argomento, seminari all’interno delle Università e sessioni di formazione per operatori e pediatri (l’ultima tenutasi ad Ischia). Importanti le sue partecipazioni, a fini divulgativi, in diversi programmi televisivi sui canali Rai, Mediaset e TV2000. “La balbuzie è molto di più di quello che si crede, è un mondo sotterraneo fatto di persone che spesso non vengono comprese perché nascoste dietro maschere create nel tentativo di non farsi scoprire e di nascondere la propria balbuzie” afferma.
Una storia di balbuzie risolta.
“Ho cominciato a balbettare all’età di tre anni, senza un motivo apparente” spiega la dott.ssa Comastri “ripetendo la sillaba dell’inizio della frase o allungando la vocale iniziale. Crescendo, poi, ho imparato a mascherare il più possibile i miei blocchi, attraverso giri di parole, sinonimi, forzando il suono o alterando il flusso della respirazione. Come per ogni altro balbuziente, l’unico scopo era diventato il non far accorgere l’interlocutore del fatto che mi stavo per inceppare”. “A scuola era molto difficile” ricorda “le interrogazioni mi creavano molta ansia con conseguenti blocchi molto evidenti e, quando mi compativano, provavo dolore e rabbia”.
Partendo dalla sua esperienza personale e dalla sua specifica ricerca, che negli anni l’ha portata a risolvere la balbuzie, Chiara Comastri ha elaborato il metodo Psicodizione, che dal 2004 ha aiutato oltre 6.400 persone.
Spesso, infatti, chi balbetta tende a crearsi tutta una serie di protezioni che pian piano lo ingabbiano in uno spazio relazionale sempre più stretto, fino a limitare ogni area della sua vita, sociale, di studio o lavorativa. Il lavoro di riabilitazione deve poter consentire alla persona di non avvertire più la sensazione del blocco anticipatorio che si manifesta in mente ed insegnare ad utilizzare l’ansia e l’emotività a proprio vantaggio, potenziando le abilità comunicative personali e l’autostima.
Gli incontri, che sono a ingresso gratuito, si terranno a Catania all’Hotel Il Principe e a Palermo all’Hotel Federico II (ore 18.30) ed avranno proprio l’obiettivo di approfondire le tematiche accennate. L’ausilio di video e testimonianze consentirà, inoltre, di essere guidati nella comprensione di quali siano le cause che danno origine al blocco, quali siano i meccanismi interni e psicologici coinvolti in chi balbetta e cosa sia possibile fare per superare l’inceppo.
Si può, quindi, intervenire per superare la balbuzie?
Qualsiasi siano le cause che hanno provocato la balbuzie è certamente possibile intervenire ed affrontare questo disturbo lavorando su due piani: inizialmente sull’aspetto di rieducazione più tecnico, fornendo strumenti per far tornare la persona causativa nel creare i propri suoni e pronunciare ogni parola con la massima sicurezza.
Parallelamente agendo sull’aspetto emotivo e di gestione del dialogo interno, attraverso esposizioni graduali all’ansia in cui le persone riabilitano le proprie competenze comunicative vivendo situazioni che incontrano nella propria quotidianità.
È gradita la prenotazione per facilitare la preparazione del materiale che verrà messo a disposizione dei partecipanti.
Per ricevere informazioni dettagliate e confermare la propria presenza è possibile contattare lo 011 0466223 o il 327 4915008 oppure scrivere a info@psicodizione.it.
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