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Bimba rapita nel Catanese, appello di Piera Maggio: “Liberate Elena”

"Siamo in una fase delicata e non possiamo dare alcuna informazione. Può solo escludersi la finalità di riscatto", aveva detto ieri il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, mentre il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra, ha accennato a un movente collegabile a "dinamiche familiari"

Pantaloncini corti gialli e una maglietta gialla a maniche corte. La bambina di cinque anni il cui sequestro è stato denunciato dalla madre ai Carabinieri di Mascalucia, nel Catanese, era vestita in questo modo ieri, in una foto sfocata – forse da una telecamera di sorveglianza – diffusa dalle autorità insieme con un’altra che da ore circola sui social. In quest’ultima, che sembra recare la data di una chat dell’8 maggio, la bambina indossa una tuta blu.

Intanto si indaga “a 360 gradi” per scoprire che fine abbia fatto la bambina. La donna ha raccontato ai Carabinieri che tre persone incappucciate l’avrebbero prelevata nel primo pomeriggio a Tremestieri etneo, nel Catanese. Una notte di ricerche e audizioni di parenti e conoscenti in caserma non ha dato finora esito.

La piccola compirà 5 anni a luglio. Sarebbe stata rapita poco dopo avere lasciato l’asilo: era con la madre a bordo di un’auto che sarebbe stata bloccata dagli uomini che, secondo alcune versioni sarebbero stati armati, e che l’avrebbero portata via caricandola su un’altra vettura. “Siamo in una fase delicata e non possiamo dare alcuna informazione. Può solo escludersi la finalità di riscatto”, aveva detto ieri il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro, mentre il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra, ha accennato a un movente collegabile a “dinamiche familiari”.

In tarda serata le autorità hanno diffuso due foto: in una la bambina indossa pantaloncini corti di colore giallo e una maglietta gialla a maniche corte. La foto risale a ieri. In un’altra foto, che circolava già sui social e sembra recare la data di una chat dell’8 maggio, la bambina indossa una tuta blu.

“Liberate Elena, non fatele del male, lasciatela in qualche posto, anche vicino a una chiesa in modo che la sua famiglia possa riabbracciarla. I bambini non si toccano! Tornate indietro sui vostri passi, prima che sia troppo tardi. Abbiate un minimo di pietà per questa bambina”. È l’appello di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, la piccola rapita a Mazara del Vallo l’1 settembre 2004.


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