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Bimba uccisa nel catanese, un biglietto nel luogo del ritrovamento: “mamma ti amava”. Il legale: “è sconvolta”

L'accusa è di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Dinanzi al giudice delle indagini preliminari la strategia difensiva sarà quella di una perizia psichiatrica

“Non so perché la tua mamma ha deciso di farti questo. Anch’io sono mamma e amo mia figlia più di qualsiasi cosa al mondo. Non pensare che non ti abbia amato perché andare via con questo ricordo è terribile. Non si può perdonare ma si può cercare di capire che malgrado tutto sei stata amata”.

E’ lo scritto di un biglietto lasciato su un cuscino a forma di cuore con una bambolina, ritrovato accanto alla buca nella quale è stato trovato sepolto il cornicino di Elena, la piccola 4 anni uccisa dalla madre, Martina Patti, a circa 600 metri della loro casa di Mascalucia. Accanto al biglietto e al cuore, anche dei fiori di garofano e una bambolina di pezza.

Ha trascorso la prima notte in isolamento, in una cella del carcere di piazza Lanza a Catania, Martina Patti, la mamma di Mascalucia che ha ucciso la figlia di 4 anni.

La messinscena del rapimento con i banditi armati e con il viso coperto è durata appena una notte: messa allo strette dagli investigatori dei carabinieri, ha ceduto partendo dal racconto di quel pomeriggio nel campo di Mascalucia: “Non ricordo cosa sia passato nella mia mente quando ho colpito mia figlia”, ha detto Martina, “ero come se in quel momento fossi una persona diversa, avevo una forza che non avevo mai percepito prima…”.

Spiega il legale della donna, l’avvocato Gabriele Celesti: “E’ stato un interrogatorio drammatico, una donna sconvolta certo non una donna fredda e calcolatrice che piano piano acquisisce il peso di un gesto irreparabile. Le conseguenze di questo gesto non possono essere sottovalutate perché è stata rovinata non soltanto la vita di una creatura innocente”.

Domani è prevista l’udienza di convalida dinanzi al gip di Martina Patti, la mamma di Mascalucia che ha ucciso la figlia di 4 anni, la piccola Elena.

L’accusa è di omicidio premeditato pluriaggravato e occultamento di cadavere. Dinanzi al giudice delle indagini preliminari la strategia difensiva sarà quella di una perizia psichiatrica. Individuato da parte della famiglia di Martina Patti lo psichiatra Antonino Terranova.

“Noi faremo accertamenti del caso con uno specialista per vedere se ci sono rilievi di profilo psichiatrico che possono avere influito sul fatto”, spiega il legale Gabriele Celesti. Non è stato ancora deciso il giorno dell’autopsia che dovrà chiarire molti lati oscuri della vicenda. Sarà certamente effettuata prima della fine della settimana.


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