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Bimbo morto in un parco giochi, il sindaco finisce a giudizio

Secondo l'accusa l'operato della società sportiva che aveva installato le porte di calcio, dietro autorizzazione dell'amministrazione comunale, non fu mai verificato dai tecnici dell'ente pubblico

Il sindaco di Carini (Palermo) Giuseppe, detto Giovi’, Monteleone e il suo vice, Salvatore Badalamenti, sono stati rinviati a giudizio per l’omicidio colposo di Gabriele Conigliaro, un bimbo di 12 anni che nel 2021 fu travolto e ucciso dal crollo di una porta del campo di calcio che si trovava dentro il parco giochi comunale di contrada Sofia. La decisione è del Gup del tribunale del capoluogo siciliano, Carmen Salustro, che ha accolto la richiesta del pm Alfredo Gagliardi. La famiglia della vittima si è costituita parte civile, con l’assistenza dell’avvocato Francesca Cellura.

Il primo cittadino carinese si è detto “profondamente addolorato per la fine di Gabriele ma per il processo sono sereno: ho piena fiducia nella giustizia». Secondo l’accusa l’operato della società sportiva che aveva installato le porte di calcio, dietro autorizzazione dell’amministrazione comunale, non fu mai verificato dai tecnici dell’ente pubblico. La porta cadde perché il piccolo, giocando, si era aggrappato.


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