Un gruppo di studenti universitari ha fatto irruzione all’interno della mensa del pensionato Santi Romano di Palermo e poi occupando l’ufficio dell’Ersu. Una protesta, rivendicata dall’Assemblea per il diritto allo studio, per evidenziare come il servizio mensa, appaltato dall’Ersu a un’azienda esterna, “sia carente, di scarsa qualità e costosa per gli studenti non assegnatari di borsa di studio”.
“Che le condizioni della mensa siano pessime – afferma Gaspare Russo, di Assemblea per il diritto allo studio – lo diciamo ormai da anni. Diverse volte gli studenti hanno trovato scarafaggi e insetti nei pasti. In più, il costo varia in base alla fascia di reddito, raggiungendo gli 8 euro per un pasto completo. Non è accettabile per un servizio scadente”.
La protesta si inserisce nel programma di iniziative che gli studenti stanno promuovendo per rivendicare il diritto allo studio e all’insegnamento.
Ieri, un gruppo di giovani ha protestato nella stazione Notarbartolo contro l’inefficienza del servizio di trasporto pubblico all’interno della città.
Questo pomeriggio (25 ottobre) alle 16:30 ci sarà un’assemblea sul tema, nell’aula Columba dell’edificio 12, con l’intervento di docenti e tecnici sulla Riforma Bianchi, che ha cambiato le norme di reclutamento degli insegnanti.
“Dopo esserci laureati – continua Gaspare Russo – per insegnare sarà obbligatorio seguire un percorso di formazione da 60 CFU, a frequenza obbligatoria, a carico degli aspiranti insegnanti, dal costo massimo di 2500 euro, e con almeno 240 ore di tirocinio non retribuito. Anni di precariato e un percorso tortuoso che scoraggia prima ancora di essere intrapreso. Questo è il futuro che i Governi hanno immaginato per noi giovani? Ci opporremo con tutte le forze”.
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