Operazione antimafia a Palermo della polizia di Stato. Colpito il mandamento mafioso della Noce. In campo dall’alba decine di poliziotti tra quelli dei reparti operativi e investigativi che, con l’ausilio di Unità cinofile della questura, coordinati dall’alto da un elicottero del IV Reparto Volo, hanno notificato provvedimenti cautelari e perquisizioni.
Sotto la lente d’ingrandimento di investigatori e magistrati della Dda le fibrillazioni di uno storico mandamento mafioso di Cosa Nostra palermitana, che, nel recente periodo, è stato interessato da un riassetto organizzativo, non privo di tensioni e contrasti tra fazioni, legate rispettivamente all’ala tradizionale e a quella delle nuove leve della criminalità organizzata.
“Nuovo corso” è il nome dell’operazione antimafia scattata a Palermo. Colpito il mandamento mafioso della Noce. Vecchi e nuovi boss, con un reggente insospettabile – un commerciante “riservato” – e la voglia tra i residenti di affidarsi ai mafiosi per risolvere questioni private e di concorrenza. Dodici i destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, traffico di stupefacenti e detenzione illegali di armi.
Il blitz eseguito dalla polizia di Stato e coordinato dalla Direzione distrettuale antimafia, ha interessato la porzione di territorio cittadino ricompreso nel mandamento della Noce e delle famiglie mafiose che lo compongono – Noce, Cruillas-Malaspina e Altarello – delineando i nuovi assetti organizzativi. Tra gli arrestati Giuseppe Romagnolo, un incensurato che gestiva un negozio di calzature, ritenuto il nuovo capo del mandamento. In campo dall’alba decine di poliziotti della Squadra mobile e della Sisco, Sezione investigativa del Servizio centrale operativo, che, con l’ausilio di Unità cinofile della questura e un elicottero del IV Reparto Volo, hanno notificato i provvedimenti ed effettuato perquisizioni.
Sotto la lente d’ingrandimento di investigatori e magistrati della Dda le fibrillazioni di uno storico mandamento mafioso di Cosa costra palermitana, che, nel recente periodo, è stato interessato da un riassetto organizzativo, non privo di tensioni e contrasti tra fazioni all’ala tradizionale e a quella delle nuove leve della criminalità organizzata.
Registrata l’ascesa degli attuali referenti che avrebbero assunto la gestione delle principali attività illecite a seguito degli arresti che hanno coinvolto il mandamento. In particolare, è stata registrata una scissione interna alla famiglia mafiosa Noce che ha fatto emergere due diverse fazioni: una più in linea con i ‘dogmi’ mafiosi, e tra questi due boss scarcerati da non molto tempo, Renzo Lo Nigro e Carlo Castagna; e una più giovane e alternativa, ma riconosciuta e legittimata.
Dalle intercettazioni è emerso che i rappresentanti delle famiglie mafiose che compongono il mandamento sarebbero stati decisi unilateralmente da uno storico capomafia prima della sua morte. Questo sarebbe uno dei motivi della scissione, pur nella coesistenza pacifica. Documentati diversi casi di estorsione ai danni di cantieri edili e attività commerciali di varia natura e ricostruite le fasi di una rapina avvenuta nel giugno 2023 ai danni di un commerciante della zona, individuandone gli autori, oggi interessati da custodia cautelare. La vittima ha denunciato che il colpo era maturato dopo una serie di danneggiamenti e vessazioni di persone vicine alla famiglia mafiosa. Ed è venuta fuori la richiesta da parte di residenti del coinvolgimento di uomini di Cosa nostra per la soluzione di quotidiani problemi sociali, come le questioni di concorrenza tra commercianti o dissidi tra privati.
Radicati i canali di approvvigionamento di droga, da sempre interesse principale per il sostentamento dell’organizzazione. Uno degli indagati, nei cui confronti era stata emessa la custodia cautelare in carcere, è di recente deceduto. Eseguite infine perquisizioni nei confronti di altri indagati non interessati da misure cautelari, impiegando complessivamente un centinaio di poliziotti, anche del Reparto Prevenzione Crimine Sicilia Occidentale, della Polizia Scientifica, Unità Cinofile Antidroga e di altri assetti della questura.
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