fbpx

In tendenza

Blitz antimafia, coinvolti anche un carabiniere e un ex poliziotto

Un poliziotto in pensione e un carabiniere sono rimasti coinvolti nel blitz antimafia “Mondo opposto”, che ha smantellato il clan mafioso di Niscemi nel Nisseno

Un poliziotto in pensione e un carabiniere sono rimasti coinvolti nel blitz antimafia “Mondo opposto”, che ha smantellato il clan mafioso di Niscemi nel Nisseno. Al primo il gip Graziella Lupparello ha applicato gli arresti domiciliari: in casa fino a nuovo ordine dovrà rimanere Salvatore Giugno, 55 anni, perché “nella sua qualità di ex appartenente alla Polizia di Stato, già in servizio presso la sezione di pg del Commissariato di Gela, e dunque di fonte conoscitiva particolarmente qualificata in ragione della pregressa posizione istituzionale, consapevole della caratura criminale di Alberto Musto e Carlo Zanti, si metteva a disposizione del sodalizio capeggiato dal primo per fornire ai due soggetti notizie in ordine ad indagini in corso, operazioni preventive in preparazione ed iniziative di polizia in danno dei sodali, in tal modo rendendo più sicuri i piani criminali del sodalizio e favorendone l’ideazione e l’esecuzione”.

Sospensione dal lavoro per l’appuntato dell’Arma dei Carabinieri Giuseppe Carbone, 46 anni, il quale avrebbe aiutato il presunto capo dell’organizzazione criminale Alberto Musto e i suoi sodali comunicando alcuni dettagli delle perquisizioni effettuate nei confronti di altri due indagati coinvolti nella stessa inchiesta


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni