Riceveranno a breve il “Bonus Energia” le 2.756 imprese siciliane ammesse al contributo della Regione per compensare l’aumento dei costi di elettricità nel 2022. Pubblicato questa mattina il decreto di liquidazione degli aiuti previsti dal bando gestito dall’assessorato regionale delle Attività produttive che assegna in totale oltre 76 milioni di euro.
«Una misura importante – dice il presidente della Regione, Renato Schifani – che prevede un ristoro alle imprese per l’incremento del costo dell’energia elettrica causato dal conflitto russo-ucraino. Un sostegno fortemente voluto dal mio governo sia per sostenere la crescita economica delle imprese e migliorarne la competitività sul mercato che per promuovere una gestione energetica più responsabile».
«Si tratta – sottolinea l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo – di un risultato di rilievo raggiunto dal mio assessorato che con la liquidazione del Bonus Energia dimostra concretamente di mantenere alta l’attenzione sulle reali istanze delle imprese siciliane, contribuendo contestualmente al raggiungimento dei target finali di spesa del Po Fesr 2014-2020. I tempi di erogazione per tutte le istanze in regola con i requisiti di ammissibilità sono immediati».
All’avviso, pubblicato il 30 dicembre 2022, hanno partecipato 3.484 imprese: di queste 2.756 fanno parte degli elenchi delle finanziabili fino alla concorrenza delle risorse disponibili pari a 76 milioni e 148 mila euro. La misura, oltre a fornire un incentivo economico alle aziende, consentendo loro di ridurre i costi, promuove l’efficienza energetica, incoraggiando le imprese ad adottare pratiche sostenibili e a investire in tecnologie più efficienti. Le istanze sono state finanziate a seguito di una valutazione dei costi dichiarati dalle imprese e di un controllo della fatture di pagamento. I costi di energia rilevati vanno da un intervallo compreso tra +3,675% e +52,31%.
Gli importi liquidati vanno da un massimo di 200 mila euro a un minimo di 3 mila euro con un valore medio pari a 27.870 euro. A ricevere il contributo sono state per lo più di micro, piccole e medie imprese, ma tra i beneficiari ci sono anche aziende di grandi dimensioni. Tutti i settori produttivi sono stati coinvolti (ad esclusione del settore primario che ha goduto di un’iniziativa ad hoc).
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