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Borsellino, i parlamentari M5s in commissione Antimafia: “sentenza brutta pagina”

Intanto, in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il Partito Democratico ritiene doveroso essere in prima fila affinché le verità storiche possano contribuire ad accelerare il processo di conoscenza e cambiamento della nostra democrazia

Dopo trenta anni dalla morte del giudice Paolo Borsellino e dei suoi uomini di scorta, dopo che è stato accertato il più grande depistaggio nella storia italiana, quelle morti rimangono senza verità. La prescrizione, contro cui ci siamo battuti per anni, cancella responsabilità e non permette di raggiungere la verità. È una brutta pagina per la storia e la coscienza del nostro Paese. Un Paese in cui viene ammazzato un magistrato, in cui alcuni elementi delle forze dell’ordine costruiscono false verità a tavolino, eppure nessuno paga“. Lo affermano i parlamentari M5s della commissione Antimafia. “Davanti a tanta evidenza – aggiungono – ci può assalire lo scoramento, ma si continuerà a cercare verità è i responsabili. E se non sarà un processo, sarà la storia che emetterà la sua condanna di comportamenti che sono andati contro ogni valore democratico, infangando memoria e sacrifici dei veri servitori dello Stato“.

Intanto, in occasione del trentennale delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il Partito Democratico ritiene doveroso essere in prima fila affinché le verità storiche possano contribuire ad accelerare il processo di conoscenza e cambiamento della nostra democrazia.

Per questa ragione il dipartimento Cultura del PD Sicilia – coordinato da Manlio Mele – ha organizzato un dibattito sull’argomento in un giorno simbolico e in un luogo altrettanto significativo: il 19 luglio alle 20:30 nell’atrio della Biblioteca Comunale si terrà infatti un confronto nel giorno in cui fu ucciso il giudice Borsellino nel sito che ospitò il suo ultimo storico intervento pubblico.

Si intitola “A 30 anni dalle stragi: questione criminale e questione democratica. L’altra storia” il confronto dibattito, introdotto da Mele, che prevede la partecipazione di: Andrea Purgatori giornalista e scrittore; Roberto Scarpinato, già procuratore generale di Palermo; Pif, regista e autore televisivo; Sigfrido Ranucci, giornalista; Paolo Guido, procuratore aggiunto e coordinatore della Dda di Palermo; Paolo Flores D’Arcais, direttore di Micromega; Caterina Chinnici, europarlamentare PD; Anthony Barbagallo, segretario regionale PD Sicilia; Stefania Limiti, giornalista e scrittrice.


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