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Bracconieri nel Ragusano, sequestrati 6 fucili e 800 cartucce

L'operazione è stata svolta nell'ambito di servizi predisposto dal comandante della Polizia provinciale di Ragusa, Raffaele Falconieri per il controllo e la tutela del territorio

Sette bracconieri sono stati sorpresi mentre praticavano la caccia non consentita al ‘tordo bottaccio’ in contrada Baudarello in territorio di Acate, nel Ragusano. I sette soggetti, provenienti tutti dal Catanese, che erano appostati in una zona rurale dove c’è una notevole presenza di tordi.

Poiché la possibilità di caccia al tordo non è più consentita (lo è stata sino al 9 gennaio scorso) e considerato che i soggetti avevano pure piazzato un richiamo digitale con la finalità di attirare in quel posto il maggior numero di esemplari, gli agenti hanno deciso di intervenire e di bloccare, non senza qualche difficoltà, quella che poteva essere una vera e propria strage di volatili, tenuto conto del numero delle doppiette in azione e della grande quantità di cartucce che i bracconieri avevano con se: oltre 800 cartucce tra quelle già esplose e quelle sequestrate. I sette sono stati identificati e deferiti, in stato di libertà, all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di esercizio dell’attività venatoria, in concorso, facendo uso di un richiamo acustico (mezzo vietato) per la caccia al tordo e in periodo di chiusura generale. Uno dei sette è stato denunciato per avere consegnato il fucile da caccia e munizioni di cui è proprietario ad un soggetto privo di porto d’armi che è stato a sua volta denunciato per tentato furto venatorio.

L’operazione ha portato al sequestro di 6 fucili, 800 cartucce a pallini e 2 esemplari di Tordo Bottaccio già abbattuti. L’operazione è stata svolta nell’ambito di servizi predisposto dal comandante della Polizia provinciale di Ragusa, Raffaele Falconieri per il controllo e la tutela del territorio.


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