A poche ore dalla manifestazione programmata a Vittoria, nel Ragusano, per fare sentire vicinanza e solidarietà alla famiglia Zaouali, è stata fissata la data per il conferimento dell’incarico per le autopsie. Il figlio 30enne Wajdi Zaouali, con problemi mentali, ha dato fuoco alla casa di famiglia a Vittoria, il 13 giugno scorso, uccidendo – a causa delle ustioni riportate – la madre e una delle sorelle. Il padre e l’altra sorella che si trovavano anche loro in casa al momento della tragedia, sono ancora ricoverati in prognosi riservata.
Il giovane che avrebbe appiccato l’incendio con liquido infiammabile è attualmente in custodia cautelare in carcere con le ipotesi accusatorie di incendio doloso, omicidio, tentato omicidio aggravati dai vincoli famigliari, dalla crudeltà, dai futili motivi, e dall’avere agito in circostanze tali da ostacolare la privata difesa. Si era immediatamente allontanato dal luogo della tragedia ed era stato fermato dalla polizia dopo poche ore, alla stazione dei bus, mentre tentava di fuggire. Il 25 giugno alle 12 in Procura a Ragusa, verrà conferito l’incarico al medico legale Giuseppe Algieri; effettuera l’esame autoptico sui corpi di Mariam, la madre, e di Samah, la sorella maggiore che probabilmente sarà eseguito nella stessa giornata. Wajdi Zaouali è difeso d’ufficio dall’avvocato Giovanni Ascone, mentre la famiglia Zaouali (la figlia che non era in casa perché impegnata con gli studi universitari fuori regione e che è l’unica componente illesa) ha conferito incarico all’avvocato Italo Alia. Ancora non è noto se le parti nomineranno dei consulenti.
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