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Caos rifiuti: non c’è più spazio nell’impianto Tmb, la Sicula Trasporti domani chiude i cancelli

L’azienda con una nuova comunicazione ha evidenziato che non potrà materialmente proseguire l'attività di trattamento, e quindi di ricezione, oltre il 2 luglio riservandosi peraltro di limitare i conferimenti già da oggi dove le condizioni di sicurezza dell'area conferimento lo richiedessero

Una nuova comunicazione urgente avente per oggetto :”Ordinanze Presidenziali 1/Rif del 24/06/2024 e 2/Rif del 26/06/2024 – Esaurimento spazi di stoccaggio disponibili”, mette nuovamente in crisi i Comuni che conferiscono i propri rifiuti indifferenziati nell’impianto Tmb di contrada Code volpe di proprietà della Sicula Trasporti.  A firmare la nota sono stati il direttore tecnico, Marco Morabito e Pasquale Maria Castorina per gli amministratori giudiziari.

Di seguito il testo della comunicazione inviata al Presidente della Regione Siciliana, all’Assessore Regionale Energia e Servizi di Pubblica Utilità, Arpa Sicilia, Dipartimento Attività produttive e Impatto sul territorio UOC Valutazioni e Pareri ambientali nonché al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Catania, Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente Dipartimento dell’Ambiente, Asp, Comune e prefettura di Catania, a tutti i Comuni interessati, oltre alla Procura della Repubblica del Tribunale di Catania e al G.I.P. del Tribunale di Catania, dott. Montoneri.

“Si fa seguito alla riunione tenutasi in data 25/06/2024 presso la Prefettura di Catania, nonchè alle Ordinanze Presidenziali citate in oggetto, per comunicare quanto di seguito:

L’impianto di TMB della Sicula Trasporti ha riavviato la propria attività in data 26/06/2024, ricevendo sino ad oggi tutto il rifiuto conferito dai comuni, ovviamente eccedente le normali quantità. In data 27/06/2024 è stata altresi richiesta la disponibilità al conferimento e l’avvio delle procedure di omologa alle quattro società gestori di discariche citate dalla Ordinanza 1/Rif del 24/06/2024, ricevendo risposta esclusivamente da Impianti SRR Ato 4 CL e Catanzaro Costruzioni, la quale ultima, come preavvisato, verrà ad effettuare il prelievo per l’avvio della procedura di omologa il giorno 02/07/2024, che richiederà non meno di 15 giorni.

Nel contempo, nel rispetto di quanto previsto dalle Ordinanze citate, delle prescrizioni ambientali e delle prescrizioni in materia di prevenzione incendi, l’RSPP ha aggiornato il DVR ed in esecuzione di questo è stato predisposto il piano di stoccaggio delle balle filmate.

In considerazione di questo e della conseguente saturazione degli spazi disponibili per lo stoccaggio delle balle filmate di rifiuto EER 191212, la scrivente società non potrà materialmente proseguire l’attività di trattamento, ed indi di ricezione, oltre il giorno 02/07/2024, riservandosi peraltro di limitare i conferimenti già da giorno 01/07/2024 ove le condizioni di sicurezza dell’area conferimento lo richiedessero. Si chiede, con urgenza, visita ispettiva al fine di constatare quanto affermato da parte degli organi di controllo del territorio e segnatamente: ARPA Sicilia; ARPA UOS Attività ProduttiveCatania; Comando Provinciale VV.FF., ASP Catania”.

“Non c’è pace per i cittadini siciliani che pagano le conseguenze di un sistema, quello dello smaltimento dei rifiuti, che è letteralmente ostaggio dei privati e di un governo incapace di individuare soluzioni strutturali. Siamo in ritardo sugli impianti, ma soprattutto sull’economia circolare, ovvero sulla transizione verso modelli più sostenibili, così come l’Europa ci chiede. L’inerzia dei due governi di centrodestra che si sono succeduti ci condanna a patire condizioni da terzo mondo. Adesso Schifani a chi addosserà la colpa? Come ribadito in Aula la mancanza di un piano strategico di gestione dei rifiuti ci costringe perennemente ad uno stato emergenziale e non è più accettabile”. Lo affermano le deputate M5S Jose Marano, Cristina Ciminnisi e Adriano Varrica, componenti della commissione Ambiente dell’Ars, in riferimento all’annunciato nuovo stop della discarica di Lentini.


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