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Carceri, la denuncia del Sappe “al Pagliarelli a Palermo hashish nei colloqui”

Droga sequestrate a due donne che si erano presentate per il colloquio con i familiari e i congiunti detenuti

Gli uomini della polizia penitenziaria hanno sequestrato nel carcere Pagliarelli di Palermo della droga a due donne che si erano presentate per il colloquio con i familiari e i congiunti detenuti. Lo riferisce il sindacato di polizia pentienziaria Sappe. “Nel primo caso – spiega il sindacato – una convivente di un detenuto nel reparto Laghi ha cercato di passare 15 grammi di hashish in un involucro. La droga è stata recuperata e il detenuto denunciato. La donna è stata denunciata. Nel secondo caso la madre ha cercato di nascondere la droga in un pacco di patatine. In questo caso i grammi di hashish erano 41. La madre è stata arrestata mentre il figlio denunciato. La sostanza, già pronta per il consumo e la cessione, avrebbe senz’altro potuto minare all’ordine ed alla sicurezza del carcere, oltre a favorire le dinamiche criminose nel penitenziario”.

In più occasioni, spiega Donato Capece, segretario del Sappe, la Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa) nelle sue relazioni annuali ha sottolineato che “dal 1973 sono complessivamente 25.780 i morti causati dal consumo di stupefacenti. L’andamento in atto è un fenomeno estremamente preoccupante, sul quale gli analisti e gli esperti delle diverse discipline dovranno continuare ad interrogarsi per individuare le cause e porre un argine non solo sul piano della repressione del traffico e dello spaccio”“La Polizia Penitenziaria – aggiunge Capece – è quotidianamente impegnata nell’attività di contrasto alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. Il numero elevato di tossicodipendenti richiama l’interesse degli spacciatori che tentano di trasformare la detenzione in business”.


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