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Carceri, torture al compagno di cella: condannato a 6 anni

Accusato di avere preso di mira il compagno di cella con minacce, pugni, sgambetti, vessazioni e persino indicibili torture di natura sessuale

Sei anni di reclusione per l’accusa di estorsione, minacce e maltrattamenti.

Il giudice monocratico del tribunale di Agrigento, Michele Dubini, ha condannato il 36enne Elvis Betean, accusato di avere preso di mira il compagno di cella con minacce, pugni, sgambetti, vessazioni e persino indicibili torture di natura sessuale: il tutto con la finalità di costringerlo a dargli sigarette e generi alimentari.

Betean, coinvolto in una lunga serie di vicende giudiziarie e condannato per una rapina violenta in piazza Rosselli, era detenuto al carcere di contrada Petrusa.

Questa volta la vittima sarebbe stato un 35enne messinese, detenuto insieme a lui nel carcere agrigentino di contrada Petrusa. Betean, fra le altre cose, avrebbe sgambettato e percosso il compagno di cella per costringerlo a comprargli olio, tabacco e coca cola.

In un’altra circostanza, invece, lo avrebbe minacciato di fare del male non solo a lui ma alla sua famiglia prospettando che l’avrebbe sterminata e che avrebbe abusato dei suoi figli.

In questo caso, sostiene l’accusa, la finalità sarebbe stata quella di avere il suo accappatoio e le sue ciabatte dei quali, evidentemente, era sprovvisto. La pena inflitta nei confronti dell’imputato è superiore rispetto alla proposta del pubblico ministero Salvatore Caradonna che ha chiesto 5 anni e 3 mesi di reclusione.


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