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Caro bollette, caro benzina, caro vita: l’aumento dei prezzi per cittadini e commercianti

Secondo Coldiretti il balzo dell'inflazione infatti è ai massimi dal 1997

Bollette salate, materie prime più care e prezzi al consumo che si alzano. Questo è il mercato, negli ultimi giorni, in Sicilia, e non solo.

Secondo Coldiretti il balzo dell’inflazione infatti è ai massimi dal 1997.

Anche l’indice della Fao è chiaro: a novembre 2021, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, segna un +27,3%.Se i prezzi per le famiglie corrono, i compensi riconosciuti agli agricoltori e agli allevatori non riescono neanche a coprire i costi di produzione con il balzo dei beni energetici che si trasferisce a valanga sui bilanci delle imprese agricole costrette a vendere sottocosto, dice Coldiretti.

Oggi siamo andati a misurare a sentire commercianti e cittadini. Alle stelle benzina e gasolio. In base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati alle 8 di ieri comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 1,841 euro/litro (ieri 1,837), con i diversi marchi compresi tra 1,828 e 1,862 euro/litro (no logo 1,820). Il prezzo medio praticato del diesel self cresce a 1,716 euro/litro (ieri 1,712) con le compagnie posizionate tra 1,707 e 1,728 euro/litro (no logo 1,702).

Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato va a 1,973 euro/litro (ieri 1,972) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,909 e 2,063 euro/litro (no logo 1,869). La media del diesel servito è a 1,852 euro/litro (ieri 1,851) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,787 e 1,926 euro/litro (no logo 1,752).

I prezzi praticati del Gpl vanno da 0,819 a 0,833 euro/litro (no logo 0,813). Infine, il prezzo medio del metano auto si posiziona tra 1,782 e 1,844 (no logo 1,734), con il valore massimo in calo.

I sindaci di Palermo e Trapani si schierano con gli agricoltori, scesi in piazza contro il rincaro dei prezzi.

“Ancora una volta – afferma Leoluca Orlando – la Coldiretti dà voce non solo alla protesta, ma anche alle proposte volte a superare il periodo difficile che sta affrontando l’agricoltura in Sicilia e a Palermo. L’amministrazione comunale è al fianco dei tanti allevatori e agricoltori che stanno vivendo un momento drammatico. Purtroppo si registra un aumento esponenziale dei prodotti necessari alla produzione agricola che però non corrisponde ad un aumento adeguato del prodotto agricolo finale. Non solo una serie di norme impediscono il rilancio del settore, ma mancano gli automatismi necessari nella concessione dei contributi. I ritardi che si accumulano nell’erogazione delle risorse hanno messo in ginocchio lavoratori e famiglie con gravi ricadute sul benessere complessivo della nostra Regione. Basti pensare che gli agricoltori i cui terreni sono stati distrutti dagli incendi dell’estate scorsa a tutt’oggi non hanno ricevuto un euro di ristoro”.

In piazza Vittorio Veneto a Trapani numerosi soci della Coldiretti si sono dati appuntamento, prima di essere ricevuti in delegazione dal Prefetto di Trapani.

“Siamo al fianco degli agricoltori e di tutti coloro i quali pagano la crisi derivante dall’aumento esponenziale dei costi per le materie prime e, segnatamente, delle bollette di energia elettrica – ha detto il primo cittadno, Giacomo Tranchida – gran parte dell’opinione pubblica non ha ancora compreso la gravità della situazione, che a cascata si riverserà sulle nostre famiglie: auspichiamo che dai Governi di Roma e di Palermo giungano aiuti concreti a fronte dei costi-caro energia anche per le famiglie, nonché per i problemi degli agricoltori, e siamo pronti ad intraprendere ulteriori azioni al fine di sostenere quella che non è solo una loro battaglia ma un’esigenza comune”.


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