“La battaglia legale che sta coinvolgendo Il caso dell’impianto di biogas di Modica è sacrosanta e fortemente simbolica. È vergognoso che per un impianto di tali dimensioni, che andrebbe calibrato su un territorio delicato come quello delle zone rurali della provincia di Ragusa, non ci sia stato uno straccio di valutazione degli impatti. La transizione energetica va fatta con criterio, senza calpestare il patrimonio paesaggistico, archeologico ma soprattutto rispettando la comunità locale. Ho chiesto alla Commissione UE di vederci chiaro e di valutare la sussistenza di violazioni di norme europee”. Così commenta l’eurodeputato Ignazio Corrao del gruppo Greens/EFA al Parlamento Europeo il caso dell’impianto di biogas di Modica in Contrada Bellamagna, al centro di un contenzioso in attesa di pronuncia da parte del CGA Sicilia.
“Qua stiamo parlando di un impianto di grosse dimensioni – spiega Corrao – che verrebbe realizzato a due passi da un centro abitato, in una zona rurale di pregio, con un patrimonio ambientale, paesaggistico e archeologico enorme. Il tutto senza lo straccio di una valutazione di impatto né di compatibilità ambientale e paesaggistica.
“Il Comune di Modica – prosegue l’eurodeputato – ha ritenuto di dover rilasciare l’autorizzazione al progetto sollevando la società dall’obbligo di una valutazione d’impatto ambientale. E questo perché la capacità produttiva dichiarata dall’impresa è di 499 smc/h, appena 1 metro cubo di gas in meno rispetto alla soglia che imporrebbe la VIA. Una scelta quantomeno singolare, poiché il piano paesaggistico la prevede”.
“Questo comporta l’assenza di valutazione su emissioni odorigene, impatto con i nuclei abitati vicini, e anche l’impatto cumulativo, visto che a pochi kilometri è stato autorizzato un altro impianto biogas. Il rischio che intravedo è che dichiarazioni artificiosamente “sotto soglia” possano diventare un espediente per sottrarre un qualsiasi progetto alla VIA”.
“Per questo, ho voluto sostenere l’iniziativa dei cittadini, di Rifiuti zero Sicilia e del Comune di Pozzallo che ormai da anni si battono contro un impianto che potrebbe danneggiare il territorio. E ho chiesto alla Commissione UE di valutare il caso e fare luce su eventuali violazioni, coinvolgendo la Commissione Tecnica Specialistica della Regione Siciliana. La produzione di biogas è fondamentale per la transizione energetica, ma non può essere fatta ovunque, senza criterio, calpestando il patrimonio paesaggistico, archeologico ma soprattutto senza rispettare la comunità locale” – conclude Corrao.
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