fbpx

In tendenza

Caso istituto Majorana-Cascino di Piazza Armerina, Mannino: “Elementi poco chiari che confermano clima di repressione”

"Quello che non è chiaro è sulla base di quale segnalazione ci sia stato l’intervento, per quale ipotesi di reato in corso e chi, nella scala gerarchica lo abbia autorizzato"

Il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, interviene nuovamente sul caso dell’istituto Majorana -Cascino di Piazza Armerina, dove l’1 marzo si è registrato un intervento della polizia durante un’assemblea studentesca regolarmente autorizzata e sul quale non si sono ancora spente le polemiche. “In primo luogo– dice Mannino- torniamo ad esprimere la nostra piena solidarietà alla dirigente scolastica e agli studenti ai quali va garantito il pieno diritto di esprimersi liberamente, di informarsi, di approfondire i temi che riguardano più da vicino la loro età e non solo. Anzi, tali approfondimenti vanno incoraggiati”. Per quanto riguarda la polizia Mannino sottolinea che “il contributo delle forze dell’ordine all’affermazione della legalità è indiscutibile, lo abbiamo sempre detto. In questo caso, tuttavia, quello che non è chiaro è sulla base di quale segnalazione ci sia stato l’intervento, per quale ipotesi di reato in corso e chi, nella scala gerarchica lo abbia autorizzato. Questi elementi ci portano inconfutabilmente a ribadire cheepisodi come questo sono il frutto del clima di repressione che ha preso piede già dall’insediamento di questo governo e che mira a rimettere in discussione diritti che sono in primo luogo il frutto delle battaglie dei giovani e delle donne, oltre che principi costituzionali”. Sono peraltro “inaccettabili e vergognosi– rileva il segretario della Cgil- gli attacchi ai dirigenti della Cgil di Enna che hanno acceso i riflettori sul caso, ai quali va la piena solidarietà e il sostegno di tutta la Cgil”. Mannino esprime l’auspicio che “il dibattito politico possa incanalarsi diversamente per affrontare i problemi reali del nostro Paese, che non sono “l’appiattimento sterile delle idee”, come qualcuno sostiene, ma “una scuola pubblica che in Sicilia non ha risorse, spazi e personale per il tempo pieno e che deve essere invece rilanciata per garantire il diritto allo studio”. Le “disuguaglianze sociali– sottolinea Mannino – che sono il frutto di queste carenze e del mancato progetto politico per lo sviluppo della Sicilia e del Mezzogiorno. E’ questo che occorre aggredire – conclude il segretario della Cgil Sicilia – per dare a tutti piene opportunità di dispiegare le proprie potenzialità e avere un futuro”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni