“Il diniego consapevole e volontario ha negato la posizione personale di 147 persone. Anche per queste persone ci accingiamo a chiedere la condanna dell’imputato oltre che per difendere i confini del diritto. Per questo chiediamo la condanna a 6 anni di reclusione”.
E’ questa la richiesta di condanna formulata dalla procuratrice aggiunta di Palermo, Marzia Sabella, in chiusura della requisitoria del processo Open Arms, che si celebra nell’aula bunker del carcere Pagliarelli dinanzi alla II sezione penale presieduta da Roberto Murgia e dove Matteo Salvini, attuale ministro delle Infrastrutture, è imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio per aver ritardato lo sbarco di 147 migranti a bordo della nave della ong Open Arms nell’agosto del 2019, quando ricopriva la carica di ministro dell’Interno.
Il presidente, Roberto Murgia, ha rinviato il processo al 20 settembre quando prenderanno la parola le parti civili. Il 18 ottobre è prevista l’arringa della difesa di Salvini.
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