Arrestata e posta ai domiciliari per avere tentato di introdurre all’interno del carcere di contrada Pendente a Ragusa, due schede telefoniche e 100 grammi di hashish. Nel corso dei controlli di routine, in occasione della richiesta di un colloquio con un detenuto, la persona in questione aveva nascosto nella bocca due schede sim e dentro le scarpe che stava portando a un detenuto, c’erano circa 100 grammi di hashish. È scattato l’arresto; dopo l’interrogatorio di garanzia sono stati confermati gli arresti domiciliari, misura cautelare confermata anche dal Riesame.
La persona – difesa dall’avvocato Edoardo Cappello del Foro di Ragusa -, vista l’incensuratezza e il contegno mantenuto anche durante la sottoposizione della misura cautelare, stante il fatto che il legale ha richiesto il patteggiamento con sospensione condizionale della pena (con il parere favorevole del pubblico ministero), è stata rimessa in libertà ravvisando, il giudice del Tribunale, le mutate esigenze cautelari.
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