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Chef sorpreso a vendere cocaina a un dirigente Ars, licenziato in tronco

"Sono sempre stato contro ogni tipo di droga e, proprio la scorsa settimana, insieme ad altri deputati dell’Ars, ci siamo sottoposti al test del capello. Il gesto è ingiustificabile e va condannato"

Indagato per spaccio di droga lo chef Mario Di Ferro, 57 anni, che lavorava nell’esclusiva Villa Zito di via Libertà, a Palermo. Dopo la convalida dell’arresto eseguito in flagranza dalla polizia, il gip ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel capoluogo e di presentazione alla polizia giudiziaria. Sarebbe stato sorpreso mentre cedeva cocaina a un dirigente dell’Assemblea regionale siciliana immediatamente rimosso dal presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno.

“Apprendo mezzo stampa – afferma – di fatti che coinvolgono un collaboratore del mio staff in vicende che hanno a che fare con la droga. Al netto della sua professionalità e competenza, ho ritenuto di licenziarlo con effetto immediato. Sono sempre stato contro ogni tipo di droga e, proprio la scorsa settimana, insieme ad altri deputati dell’Ars, ci siamo sottoposti al test del capello. Il gesto è ingiustificabile e va condannato. Pertanto, ho ritenuto di provvedere al suo allontamento dal mio ufficio”.


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