“Musica leggerissima” è stato il loro successo, uno dei tormentoni dell’estate 2021, dopo un piazzamento fuori dal podio al Festival di Sanremo dello stesso anno. Il duo siciliano aveva, comunque, incassato il premio della Sala Stampa Lucio Dalla.
A distanza di qualche anno, Colapesce Dimartino saliranno di nuovo sul palco del Teatro Ariston con “Splash”, una canzone con un testo che medita sulle aspettative che l’uomo tende a crearsi per riempire il quotidiano e in qualche modo fuggire dalla vita.
Colapesce Dimartino, il testo di “Splash”
(A. Dimartino – L. Urciullo)
Campi sconfinati
Che si arrendono alla sera
Qualche finestra accesa
Mentre il vento arpeggia
Una ringhiera
Tu vivresti qui per sempre
Dici che dovrei staccare
Un po’ la mente
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash
Vorrei svegliarmi più tardi al mattino
Cambiare vita baciarti nel grano
In sudamerica
Ma l’entusiasmo poi se ne va
Questa sera mi nascondo
Mentre i miei pensieri
Vanno per il mondo
Ma io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’immensità del blu
Splash
Sorrido alle Seychelles
Mi annoio a Panama
La vita è un baccarat
Balliamo vieni qua
Perdonami
Non ci capisco mai
Mi dici lascia stare
Sono qua
Ma io, io
Ma io lavoro per non stare con te
Preferisco il rumore dei cantieri infiniti
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Come stronzi galleggiare
Per non sentire il peso delle
Aspettative
Vado via senza te
Mi tuffo nell’immensità del blu
Splash
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