“Oggi sono di nuovo tra voi tutti… di nuovo libero di esprimermi, libero di consigliare per l’esperienza vissuta a caro prezzo, libero di confrontarmi in un civile dibattito, libero di servire e non essere servito, libero di combattere per il mio Popolo sovrano… che ho tanto amato, amo e continuerò ad amare fino alla morte terrena“. Lo ha comunicato, sul proprio profilo Facebook, l’ex sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis che ha finito di scontare una condanna a 6 anni e 9 mesi per due concussioni ai danni di altrettanti imprenditori.
“Il mio Popolo sovrano – ha aggiunto De Rubeis – che non ho mai dimenticato e che grazie ai ricordi vissuti… mi ha tenuto compagnia e mi ha dato la forza riuscendo a resistere, vivere e non disperarmi nei momenti tristi e bui della notte che sono stato costretto ad affrontare“. L’ex sindaco delle Pelagie, arrestato per questi fatti nel luglio del 2009 e poi tornato in carcere nel 2018 per scontare la pena, è stato riconosciuto colpevole di avere preteso soldi da due imprenditori che furono costretti a pagare nella speranza, poi rivelatasi vana, di sbloccare il proprio credito milionario col Comune.
De Rubeis, in particolare, aveva costretto l’imprenditore Sergio Vella a pagare 7 mila euro in cambio del riconoscimento del credito milionario che la sua ditta vantava per avere gestito il servizio di nettezza urbana nell’isola. Un’altra ipotesi di concussione veniva contestata ai danni dell’imprenditore del settore edile Massimo Campione che aveva pagato circa 50 mila euro in cambio della riscossione del credito col Comune.
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