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Condannata a 13 anni la donna che accudì Messina Denaro da latitante

Il provvedimento, col rito abbreviato, riguarda anche Emanuele Bonafede, marito della Lanceri, condannato a 6 anni e 8 mesi

Foto Ansa.it

Il gup di Palermo Stefania Brambille ha condannato a 13 anni e 4 mesi Lorena Lanceri, la donna che è accusata di avere gestito la latitanza del boss Matteo Messina Denaro a Campobello di Mazara. Il provvedimento, col rito abbreviato, riguarda anche Emanuele Bonafede, marito della Lanceri, condannato a 6 anni e 8 mesi.

A Lorena Lanceri era stata inizialmente arrestata con l’accusa di favoreggiamento aggravato e procurata inosservanza della pena. Nel corso del procedimento l’accusa – rappresentata dall’aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Gianluca De Leo e Pierangelo Padova – aveva richiesto un aggravamento contestando l’associazione mafosa ma il gup ha disposto la condanna per Lanceri riconoscendo l’aggravante di concorso esterno.


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