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Confcommercio, “Le Zes in Sicilia non decollano. Bisogna agire presto”

"Prima di tutto – afferma Manenti – perché non è stato ancora attuato quanto previsto in tema di infrastrutture"

“Almeno per il momento, le Zone economiche speciali in Sicilia non riescono a trovare spazio e modo di esprimere le proprie potenzialità, soprattutto perché non riescono a tirarsi fuori dai meandri della burocrazia. Nonostante il quadro normativo sia favorevole, le Zes, nella nostra Regione, non suscitano, tuttora, quell’interesse che ci si aspettava da parte degli investitori nazionali e internazionali”.

Lo afferma il presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, avendo valutato che i motivi, a tal riguardo, sono diversi. “Prima di tutto – afferma Manenti – perché non è stato ancora attuato quanto previsto in tema di infrastrutture, quindi l’ampliamento e ammodernamento delle strutture presenti e la messa in sicurezza delle aree coinvolte. E poi perché manca, a nostro avviso, un piano di semplificazione amministrativa e burocratica e questi sono elementi imprescindibili, che permetterebbero il decollo dell’iniziativa, considerato che il decreto Semplificazioni ha stanziato ulteriori fondi a disposizione, oltre che aver aumentato le agevolazioni fiscali a favore dello sviluppo delle Zes”.

Tra l’altro, il Dl n. 77/2021 introduce procedure semplificate, autorizzazione unica, tempi dimezzati, silenzio-assenso, conferenza dei servizi e si propone di garantire maggiore autonomia di manovra e maggiore rapidità di azione ai commissari straordinari. “Siamo convinti, inoltre – continua –  il governo isolano dovrà lavorare alla piena attuazione dei Piani di sviluppo strategico e le prefetture alla realizzazione delle intese previste negli stessi magari anche cercando di stipulare degli accordi quadro con i più importanti istituti finanziari siciliani. Solo così si riusciranno a portare gli investitori stranieri in Sicilia. Solo così le Zes si trasformeranno in una leva di grande rilievo per lo sviluppo della nostra Isola”.

Tutto questo passa anche dai finanziamenti provenienti dal Pnrr, con la legge del 2021 mentre la normativa delle Zes è del 2017. Dunque i fondi del Pnrr, “calati in questo contesto, diventano importanti e determinanti. Fondi del Pnrr che serviranno per le infrastrutture che diverranno, a questo punto, fondamentali: penso a esempio alle strade che dovranno condurre velocemente alle aree portuali e poi ritengo sia necessario supportare i Comuni sui progetti Pnrr, sia sotto l’aspetto tecnico che amministrativo, con lo scopo di riqualificare il territorio e la costa. I primi passi sono stati compiuti. Ma il mondo delle imprese viaggia a velocità notevoli perché lo richiedono i mercati. Dunque, occorre accelerare le procedure affinché le Zes diventino una realtà davvero di rilievo per tutto il territorio isolano”.


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