La seduta del consiglio comunale di Palermo, questa mattina, a Palazzo Comitini – sede provvisoria a causa dei lavori a Palazzo delle Aquile – è finita nel caos, a causa di una lite scoppiata fra Giuseppe Milazzo, eurodeputato e capogruppo di Fratelli d’Italia, e il vicepresidente vicario del consiglio Giuseppe Mancuso (Lavoriamo per Palermo) che in quel momento stava conducendo i lavori d’aula, al posto del presidente Giulio Tantillo, e che si è visto costretto a chiudere la seduta dopo pochi minuti dall’inizio. Lo riporta Ansa.it
Milazzo, di fronte alla richiesta d’intervento che non è stata concessa da Mancuso, è salito prima sui banchi del governo e poi è saltato sul banco della presidenza togliendo il microfono al presidente vicario, che dopo reiterati richiami, ha deciso di chiudere la sessione dei lavori.
In una nota congiunta i 14 consiglieri d’opposizione chiedono “l’intervento del Sindaco e del Prefetto di Palermo perché venga garantito il corretto funzionamento del Consiglio comunale, interrotto oggi per uno scontro senza precedenti tra i consiglieri di maggioranza. Chiediamo anche la convocazione immediata del Consiglio alla presenza del Sindaco, perché chiarisca se è ancora in grado di proseguire nell’espletamento del proprio mandato, considerato che, di fatto, non ha più una coalizione che lo sostiene”.
“La profonda crisi della maggioranza, già evidenziata nelle sue numerose assenze – prosegue la nota -, ha trasformato l’aula del Consiglio comunale in un “campo di battaglia”, impedendo la trattazione di temi urgenti come la movida, la sicurezza, i servizi essenziali della Città erogati dalle aziende partecipate e gli atti preliminari al bilancio. In questa turbolenta stagnazione, la Città è lasciata allo sbando senza alcuna risposta alle sue numerose esigenze. È compito delle istituzioni garantire l’agibilità democratica del Consiglio comunale nell’interesse della città di Palermo”.
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