Il giudice del lavoro di Palermo ha formulato una proposta transattiva per far assegnare 10 mila euro ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali, come risarcimento del danno a coloro che avevano partecipato al Click day indetto dall’Azienda sanitaria provinciale 6 del capoluogo siciliano, nel 2021, iniziando poi a lavorare come collaboratori tecnici e amministrativi durante l’emergenza da Covid-19.
Questo gruppo di precari non era stato poi stabilizzato e ora la causa che avevano intentato è a una svolta: lo rendono noto gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell, dello studio Leone-Fell & C., e Davide Marceca, responsabile del dipartimento Lavoro della stessa struttura professionale. I lavoratori avevano prestato servizio durante l’emergenza Covid e dopo non avevano avuto alcuna tutela, sebbene “il tipo di lavoro svolto, nonostante la diversità di contratti applicati – dicono i legali – fosse di natura subordinata e pertanto come tale andava trattato. Siamo lieti che il giudice ci abbia dato ragione, riconoscendo ai lavoratori lo status di dipendenti e il relativo risarcimento”, concludono Leone, Fell e Marceca.
Una volta terminato il contratto, i lavoratori avevano chiesto le tutele di legge ma senza ottenere risposte dall’Asp: da qui l’azione civile di fronte al giudice del Lavoro, per ottenere il riconoscimento della natura subordinata del rapporto di lavoro intrattenuto con l’Asp. Azienda che, dopo la proposta formulata dal giudice, entro marzo dovrà decidere se accettare o meno la transazione.
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