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“Criticità gravissime nell’ospedale di Taormina”, la denuncia di Uil-Fpl

La Uil-Fpl segnala problemi all’UO di Medicina trasfusionale, senza Dirigente medico di II Livello e senza alcuna nomina di sostituzione

Le “gravissime criticità” dell’ospedale di Taormina sono state al centro di un incontro sindacale con i lavoratori e le lavoratrici appartenenti sia all’Area del comparto e sia all’Area della Dirigenza in servizio presso il Presidio Ospedaliero San Vincenzo di Taormina, promosso dalla Uil-Fpl di Messina. “Il sindacato – si legge in una nota a firma di Livio Andronico e Corrado Lamanna, rispettivamente segretario generale e responsabile provinciale dell’area medica – è fortemente preoccupata per le numerose criticità che mettono a dura prova il buon andamento del Presidio stesso e ritiene doveroso informare i vertici dell’Asp delle persistenti condizioni che da troppo tempo si riscontrano in ospedale”.

In modo particolare la Uil-Fpl segnala problematiche riguardo l’Unità operativa di Medicina trasfusionale in atto risulta senza Dirigente medico di II Livello e senza alcuna nomina di conferimento di incarico di sostituzione del direttore stesso. “I tre dirigenti medici – dice il sindacato – effettuano turni di pronta disponibilità contemporaneamente per due presidi ospedalieri ovvero per il Presidio Fogliani di Milazzo e per il Presidio di Taormina e anche se si tratta di validazione a distanza è pur vero che il settore degli emocomponenti dovrebbe rappresentare la pietra miliare della sicurezza e della prevenzione del rischio clinico. A tutto ciò si aggiunga che, mancano i sistemi operativi informatici e quelli presenti, così come descritto dal personale non sono adeguati infatti, in modo improprio si utilizzano i propri cellulari per inviare documenti di lavoro”.

Tra le altre problematiche è segnalata quella che riguarda il Pronto soccorso generale, che continua a non avere la vigilanza privata né il posto fisso di polizia, mettendo a serio rischio di aggressioni il personale. I sindacato si dice pronto a chiedere all’assessorato regionale alla Salute “l’avvio di una indagine, al fine di accertare le responsabilità ai vari livelli che stanno causando fortissime disagi ai lavoratori e potrebbero inoltre essere causa di eventuali episodi di malasanità”.


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