Orrore a Borgo Canicassè, frazione di Caltanissetta: un’intera cucciolata di poche settimane di vita è stata abbandonata in un cartone sotto il sole ancora cocente di questi giorni; senza cibo e acqua, e, dopo una crudele agonia, i cagnolini sono morti. Sono stati ritrovati già in avanzato stato di decomposizione. Un ragazzo ha contattato una volontaria ed è stata attivata la procedura per il recupero del cucciolo ancora vivo, subito ricoverato in un canile convenzionato con il Comune di Caltanissetta. Il giorno dopo è morto, forse per aver ingerito parti dei cadaveri degli altri cuccioli. Per risalire al responsabile – punito dal codice penale con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da mille a 10mila euro – la rete dei volontari animalisti accreditati dal Comune di Caltanissetta, le associazioni Oasi dei Pelosy, Wwf Sicilia centrale ed il Gruppo Randagini sotto un tetto, hanno stabilito una taglia di mille euro per chiunque fornisca informazioni (da inoltrare in via riservata all’email coordinamento.randagismo@gmail.com) per individuare il colpevole da denunciare alla magistratura.
A Caltanissetta il fenomeno dell’abbandono di cucciolate indesiderate è una vera e propria piaga: “Tantissimi cittadini ‘insospettabili’, proprietari di cani non sterilizzati – spiegano i volontari – appena nasce una cucciolata non hanno nessuno scrupolo a disfarsene abbandonandoli in periferia, all’interno di scatole poste vicino ai siti di raccolta dei rifiuti o agli incroci delle strade. In questo modo i cuccioli muoiono subito di inedia o investiti dalle auto o in altri incidenti; in molte altre occasioni vengono allertati i volontari che, tra mille sacrifici, cercano di salvare i malcapitati cuccioli”.
Pur essendo un reato previsto dal codice penale, quello dell’abbandono dei cani (soprattutto cuccioli ma anche adulti) è un fenomeno diffusissimo nel Nisseno ma che non viene adeguatamente contrastato: “Pochissime le denunce di reato ricevute dalla procura, anche perché gli stessi organi di controllo considerano questi come dei reati minori o, peggio, fenomeni che sono sempre esistiti e quindi largamente tollerati”. Associazioni e volontari, pertanto, chiedono “una reazione forte e decisa delle autorità competenti perché orribili fatti del genere non si verifichino più e chiedono tolleranza zero contro i padroni irresponsabili”.
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