Con l’estinzione dell’interdizione dai pubblici uffici, dichiarata dall’autorità giudiziaria, “si completa un percorso di riabilitazione in cui trova sostanza giuridica l’esito di un’assai dolorosa, ma feconda fase della mia vita”.
Lo dice il commissario regionale della Dc, Totò Cuffaro, che aggiunge: “A prescindere dalla riabilitazione, di cui oggi gioisco, l’impegno diretto nelle istituzioni, per le quali sono sempre stato educato a nutrire profondo rispetto, presuppone, infatti, vicende personali assai meno tormentate di quelle che la vita mi ha riservato – prosegue – e ho consapevolezza del peso della mia sentenza. Ringrazio sinceramente perciò tutti coloro che in queste ore, per affetto o convinzione, stanno evocando ipotesi di un mio ritorno all’impegno diretto nelle competizioni elettorali, ma sul punto desidero essere estremamente chiaro e risoluto: non ci sarà nessuna candidatura. Non è più il tempo”.
Per l’ex governatore siciliano che ha scontato una condanna a 7 anni di carcere per favoreggiamento alla mafia, vale di più l’auspicio che “l’impegno a servizio del bene comune delle donne e dei giovani siciliani attualmente coinvolti della Democrazia cristiana possa costituire l’avvio di una più ampia e condivisa esperienza politica, riconoscibile a livello nazionale”.
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