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Cuginetti travolti e uccisi da un suv a Vittoria nel 2019, l’assassino è uscito dal carcere

Greco era stato condannato a 9 anni, ma la Cassazione ha annullato la sentenza per un "vizio di motivazione" dell'appello, concernente il rigetto della perizia psichiatrica richiesta dalla difesa

Rosario Greco, condannato in primo e secondo grado per la morte dei due cuginetti di Vittoria, Alessio e Simone D’Antonio (sentenza annullata dalla Cassazione lo scorso marzo e rinviata ad altra sezione della Corte d’Appello di Catania) – secondo quanto apprende l’AGI – è uscito dal carcere il primo giugno e posto ai domiciliari. L’istanza, accolta dalla Corte d’Appello, è stata presentata dal legale di Greco, Nunzio Citrella.

Greco era stato condannato a 9 anni, ma la Cassazione ha annullato la sentenza per un “vizio di motivazione” dell’appello, concernente il rigetto della perizia psichiatrica richiesta dalla difesa.

La sera dell’11 luglio del 2019 i due bambini erano seduti sullo scalino della porta di casa quando, una macchina a tutta velocità, li travolse. La macchina era guidata da Rosario Greco e gli altri tre passeggeri a bordo (fra cui un altro figlio di boss, Angelo Ventura) scapparono subito dopo l’accaduto.

Alessandro e Tony D’Antonio, genitori dei piccoli Alessio e Simone, appresa la notizia, non nascondono l’amarezza e la delusione: “Siamo distrutti, ma che giustizia è questa? E’ uno schifo. Si chiama ‘ingiustizia’, non giustizia. A meno di un mese dai tre anni dalla morte di Alessio e Simone, chi li ha investiti quella notte riducendoli a poltiglia, è fuori dal carcere. Solo noi, noi genitori, abbiamo l’ergastolo”.


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