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Cuori in viaggio: il Sicilia Express che unisce affetti e terre lontane

Superato lo stretto di Messina, il treno si è letteralmente diviso in due: alcune carrozze si sono dirette verso Palermo, altre verso Catania e Siracusa

di Miriam Colaleo

“E allora, io quasi, quasi prendo il treno e vengo, vengo da te” cantava una vecchia canzone di Adriano Celentano, amatissima in tutto il mondo, e quanto mai attuale: in questi giorni, infatti, centinaia di siciliani hanno preso un treno per tornare nell’amata isola e festeggiare il Natale con gli affetti più cari.

Il “Sicilia express”, con un nome che ricorda quel famoso treno che partiva dal binario 9 e 3/4 e portava Harry Potter a Hogwarts, è partito di buon mattino il 21 dicembre ed è arrivato in Sicilia il 22. Iniziativa fortemente voluta dalla Giunta Schifani e da Trenitalia per contrastare il caro voli, i biglietti sono terminati in appena un’ora.

“Abbiamo puntato le sveglie per acquistali ed eravamo in ansia perché sapevamo che era l’unico modo per passare il Natale con le nostre famiglie – commentano Alessia Passalacqua e Andrea Vernacchia – fortunatamente ci siamo riusciti ed eccoci qui, a Palermo”.

I due giovani fidanzati, 20 anni per Alessia e 22 Andrea, sono partiti dalla prima stazione “Torino Porta Nuova” e sono scesi all’ultima. Non tutti hanno avuto la stessa fortuna, tanti i lettori che ci hanno scritto di aver provato ad acquistare senza riuscirci. Un grande rammarico per chi sperava di passare almeno una festa con mamma o papà, senza dover spendere più di 400 euro per un biglietto aereo.

“È stata un’esperienza divertente, soprattutto quando ci hanno fatto fare la degustazione gratuita dei vini con Cantine Pellegrino – continua Alessia – ma, in generale, il tempo è passato in modo leggero: c’erano anche dei giochi da tavola a disposizione di tutti e abbiamo chiacchierato con Claudio Casisa (comico de “I soldi spicci”, ndr)”.

Alessia, che studia allo “IED” di Torino, di solito viaggia in aereo ma “avevo controllato i prezzi ed erano fuori dalla mia portata, questa volta. Ma anche i prezzi dei treni erano più alti del normale. Per noi il Sicilia express è stata una buona opportunità per rientrare a casa”.

Con loro non solo giovani ma anche famiglie con bambini piccoli, gruppi di amici che sono riusciti a riunirsi all’interno del treno per fare il viaggio insieme, lavoratori di ogni età. Un’atmosfera di felicità tra tombole e djset mentre nel convoglio ristorante si dava la possibilità di un pasto a cifre contenute (20 euro).

Il convoglio aveva con sé tantissimi siciliani da ogni parte. Superato lo stretto di Messina, il treno si è letteralmente diviso in due: alcune carrozze si sono dirette verso Palermo, altre verso Catania e Siracusa.

Alessia e Andrea torneranno a Torino il 5 gennaio sempre con lo stesso treno e con l’entusiasmo dei 20 anni. Un’iniziativa che ha ricevuto diverse critiche ma che, nonostante le difficoltà, è riuscita a regalare un sogno a chi vive al nord per studiare o per lavorare. Nell’attesa che qualcuno provi a pensare a soluzioni a lungo termine, per adesso ci godiamo le feste con i siciliani tornati a casa, consapevoli che il viaggio di ritorno sarà più duro, anche se dovesse durare qualche ora meno.


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