“Unanimità per la linea” di Paolo Amenta, il presidente dell’Anci Sicilia attaccato alla fine di dicembre scorso dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che lo aveva accusato di comportarsi da “esponente di partito” più che da guida di tutti i comuni dell’Isola. Nel corso di “un partecipatissimo incontro per analizzare i contenuti della Finanziaria regionale 2025/27, il Consiglio regionale dell’Associazione dei Comuni siciliani ha condiviso all’unanimità la linea adottata dal presidente, Paolo Amenta, deliberando di riprendere e rafforzare il confronto con il Governo regionale sulla crisi strutturale dei Comuni siciliani e sugli altri temi d’interesse degli Enti locali”, afferma l’Anci Sicilia in una nota. Schifani, dopo che Amenta aveva criticato la finanziaria regionale sul versante delle risorse stanziate per gli enti locali, sottolineò che “all’interno della sua associazione aumenta di giorno in giorno il malumore e la sfiducia nei suoi confronti da parte degli altri primi cittadini. Fin quando il suo approccio sarà questo, nonostante io abbia una grande capacità di ascolto, sarà veramente difficile poter avere un dialogo con lui”. Nel corso del Consiglio regionale dell’Anci Sicilia è stata anche “manifestata la necessità di una revisione delle modalità con le quali il Parlamento regionale siciliano destina le risorse ai singoli territori”.
Ma il presidente del Consiglio comunale di Palermo e vicepresidente del Consiglio Regionale dell’Anci, Giulio Tantillo, non è d’accordo e ribadisce con fermezza che “ancora una volta il Presidente Paolo Amenta ha diffuso una comunicazione non condivisa e, nello specifico riguardo ai rapporti con il Governo regionale, del tutto fuorviante rispetto al dibattito e ai risultati emersi dai lavori del Consiglio regionale dell’Anci“. Lo afferma in una nota lo stesso Tantillo. “L’unico punto su cui il Consiglio ha registrato piena unanimità – prosegue Tantillo – è stato quello della necessità di instaurare un dialogo costruttivo con il Governo regionale. Tale dialogo, a detta della stragrande maggioranza dei sindaci ed amministratori presenti, non può che essere fondato sul rispetto reciproco dei ruoli istituzionali, sull’obiettivo comune di tutelare il sistema degli enti locali nel suo complesso e sul rispetto del ruolo super partes che l’Anci è chiamata a mantenere, senza influenze dalle singole forze politiche. Contrariamente a quanto sostenuto dal Presidente Amenta il dibattito in Consiglio regionale ha evidenziato come la grande maggioranza dei sindaci abbia percepito come inappropriate alcune posizioni e toni recentemente espressi dallo stesso Amenta. I sindaci hanno riconosciuto che solo attraverso un dialogo aperto e rispettoso si possono ottenere risultati concreti e positivi. Inoltre, è stato sottolineato da più parti che sia il Governo regionale sia quello nazionale hanno finora adottato numerosi interventi, sia di natura normativa sia amministrativa, a sostegno delle amministrazioni locali in diversi ambiti”. Il presidente del Consiglio comunale di Palermo conclude quindi ribadendo che “l’Anci non può, né deve, essere piegata ad interessi di parte politica. Un simile atteggiamento minerebbe il ruolo istituzionale e associativo dell’Associazione, un passo che il presidente Amenta certamente vorrà evitare”.
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