Ventenne in manette per l’ennesima truffa a un anziano. Prima la telefonata di un finto maresciallo dei carabinieri, che ha fatto credere alla vittima che suo figlio, “coinvolto in un incidente stradale”, avrebbe dovuto pagare una somma di denaro per scongiurare ulteriori conseguenze.
Infatti poco dopo un uomo si è presentato nell’abitazione del pensionato di San Pier Niceto, per riscuotere la somma di 15 mila euro in contanti, richiesti facendo credergli che il figlio era stato trattenuto in caserma in seguito a un incidente stradale. Fondamentale è stata la prontezza dell’uomo che, insospettito, ha preso tempo, allertando il 112. I militari dell’Arma, tra cui un maresciallo della Compagnia di Milazzo libero dal servizio, sono intervenuti, individuando, grazie alle descrizioni dell’anziano, il presunto truffatore, identificato in un 20enne di Catania, bloccandolo poco dopo nelle vicinanze. Dalle successive indagini, è stato individuato anche un complice, un 22enne, anche lui del capoluogo etneo, che si trovava in zona. I due giovani sono stati condotti in caserma, e i militari dell’Arma, i quali hanno formalizzato l’arresto per tentata estorsione nei confronti del 20enne, condotto in carcere, denunciando in stato di libertà il complice.
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