Il vortice dell’usura che aveva inghiottito un uomo indebitato a Palermo è finito con l’arresto di un 39enne pregiudicato, residente nel capoluogo siciliano, per il reato continuato di usura, con l’aggravante di aver approfittato dello stato di bisogno della vittima. Sono stati i carabinieri a dare esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale su richiesta della locale Procura della Repubblica.
La vicenda era cominciata nel settembre del 2019, quando, inseguito dai debiti contratti con il gioco d’azzardo on line, un uomo si rivolse all’usuraio chiedendo inizialmente un prestito di 800 euro con un tasso del 100% da restituire entro 30 giorni.
I prestiti, pian piano, erano erogati in varie tranche per circa 6.000 euro, rispetto ai quali l’uomo avrebbe dovuto restituirne 13.700. I ritardi nei pagamenti aprivano la strada alle minacce, spesso fatte attraverso “profili social” messi a punto per non lasciare tracce, finchè la vittima non ha denunciato tutto ai militari due anni dopo l’inizio dello strozzinaggio.
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